Nella notte tra il 2 e il 3 gennaio 2012 qualcuno forzò gli armadietti che contenevano le pratiche di invalidità della Municipalità di Ponticelli, quartiere di Napoli, e diede fuoco alle carte nel tentativo di ostacolare le indagini sulla truffa dei falsi invalidi. Lo scrive il Gip di Napoli Claudio Marcopido nell’ordinanza cautelare notificata stamane a 29 persone – 15 agli arresti domiciliari, 14 con l’obbligo di firma – accusate di concorso in truffa aggravata ai danni dell’Inps, falso ideologico, contraffazione di certificati medici. E’ l’ennesimo filone della maxi inchiesta della Procura di Napoli sul fenomeno dei falsi invalidi, coordinata dal pm Giancarlo Novelli. Ben 425 le persone arrestate dal gennaio 2010 ad oggi, grazie al lavoro investigativo dei carabinieri del comando provinciale di Napoli. Nel video diffuso dai militari si vedono alcuni indagati ripresi dalle telecamere nascoste mentre svolgono lavori incompatibili con le patologie dichiarate e per le quali percepivano i sussidi. C’era chi vendeva sigarette di contrabbando, nella zona del Borgo Sant’Antonio a Napoli, chi faceva il commesso di profumi in un negozio di cosmetici e chi gestiva un bar. Le telecamere riprendono anche una donna lavorare come cassiera in un supermercato. Quanto all’incendio doloso in Municipalità, il Gip sottolinea che è stato possibile ricostruire la falsità delle documentazioni attraverso altre fonti di Vincenzo Iurillo
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