Quando Silverio torna a casa sono da poco passate le 19. La sveglia è suonata alle 5, e la giornata è stata lunga: dopo aver curato gli animali è passato nei campi per la vendemmia; nel pomeriggio, poi, ha seguito le vendite dei prodotti agricoli grazie al suo canale Facebook, ha ricevuto i clienti nel suo studio di consulenza per agrotecnici e si è fermato negli uffici del Comune per controllare a che punto fossero le pratiche per la Fiera dell’Autoproduzione. Silverio Liso ha 26 anni, una laurea in Biotecnologie, e viene da Andria. Insieme alla sua fidanzata, Stefania Cannone, sua coetanea, ha dato vita ad un’azienda agricola che gestisce in prima persona. Entrambi hanno le idee chiarissime, da tempo: “Abbiamo deciso di diventare contadini non per necessità. Il lavoro qui c’era”.

Nel 2009 hanno acquistato un piccolo appezzamento di terra nelle campagne di Andria, grazie ai risparmi messi da parte fin da piccoli. Quattro anni dopo è nata la loro azienda

Un desiderio che viene da molto lontano. Prima di andare a studiare all’Università di Teramo, nel 2009, i due ragazzi pugliesi hanno acquistato un piccolo appezzamento di terra nelle campagne di Andria, grazie ai risparmi messi da parte fin da piccoli. Al loro ritorno, quattro anni dopo, con due lauree in tasca e la voglia di mettersi in gioco in prima persona, è nata l’azienda agricola Calì. “Tutti andavano via, forse anche per questo ho deciso di rimanere”, racconta a ilfattoquotidiano.it Silverio, con un pizzico di orgoglio. Di lavoro da fare ce n’è tanto. Silverio e Stefania riescono a produrre, da soli, frutta e verdura, compresi diversi tipi di legumi e di piante aromatiche. Vendono tutto grazie a Facebook e ad un sito che gestiscono personalmente. Di solito consegnano i loro prodotti direttamente in bici. Da 8 mesi non vanno da un fruttivendolo. “Non ne abbiamo bisogno”, dicono.

Dopo la laurea i due fidanzati pugliesi hanno deciso di prendere un’abilitazione da agrotecnico, passando l’esame di Stato e iscrivendosi ufficialmente al collegio degli agrotecnici laureati. Ed è proprio con quella che hanno aperto uno studio di consulenza, ad inizio 2015, con il quale assistono tutti quei giovani che hanno deciso di intraprendere la loro stessa strada: “Da quando abbiamo acquistato il terreno e cominciato il nostro lavoro i problemi non sono mai mancati, soprattutto dal punto di vista burocratico – racconta Stefania –. Da queste parti bisogna aspettare mesi anche solo per una semplicissima misurazione del campo o una registrazione al catasto”.

“Da quando abbiamo acquistato il terreno e cominciato il nostro lavoro i problemi, specie burocratici, non sono mai mancati”

Insieme ad altre cinque aziende, poi, hanno messo in piedi un gruppo di acquisto solidale (GAS) e garantiscono la qualità dei loro prodotti attraverso la garanzia partecipata. “La nostra verdura non è biologica – ci tiene a sottolineare Silverio – ma semplicemente naturale. Con i clienti abbiamo deciso di metterci la faccia”. Silverio e Stefania vanno avanti, anche “contro” l’opinione dei loro genitori. “Loro hanno una visione diversa – commentano. Preferirebbero vederci dietro qualche scrivania, e non ad ammazzarci di fatica tutti i giorni nei campi”.

L’estero? Poteva essere un’opportunità. Silverio si è occupato di biotecnologie della riproduzione, e “la Svizzera poteva essere un buon terreno dove continuare la ricerca”. Ma la voglia di restare era tanta, troppa. Così come i progetti sul territorio in cui sono impegnati i due giovani ragazzi. A partire dalla Fiera dell’Autoproduzione, un programma itinerante ideato da Silverio in collaborazione con il Comune di Andria, con mercato di prodotti naturali, laboratori e workshop ogni prima domenica del mese, sul modello dei paesi vicini (Corato, Molfetta, Barletta). Ma anche una sorta di B&B dove ospitare tutti coloro che vogliono fare esperienza di vita nei campi, con annessi laboratori didattici direttamente sul terreno. L’ultima volta è toccato a dei ragazzi di Ancona che volevano aprire una piccola azienda agricola. Ma è arrivata anche un’intera famiglia che aveva intenzione di dare vita ad un eco villaggio.

Tanti i progetti sul territorio in cui i due ragazzi sono impegnati. A partire dalla Fiera dell’Autoproduzione

Dopo le difficoltà iniziali le cose sembrano migliorare. E per Silverio e Stefania è una grande soddisfazione. “Di sera, spesso, ci ritroviamo a letto prima delle 10. Gli altri ragazzi di Andria, invece, escono proprio a quell’ora”. Tutto questo, però, non sembra essere un problema. “Vacanze? In realtà non le ho mai fatte – risponde Silverio -. Fin da piccolo ho cercato di mettere da parte le paghette per acquistare poi il terreno di proprietà”. Insomma, per Silverio e Stefania “la vacanza è solo uno stato mentale”. Hanno comprato una piccola piscina, di un paio di metri di diametro, e l’hanno sistemata all’ingresso della fattoria. In estate si divertono a modo loro prima e dopo il lavoro nei campi. E non sembrano avere rimpianti: “Questa, per noi, è la vera felicità”.

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