“Giuda, vendi la valle per 30 caffè”, è questa una delle scritte No Tav comparse nella notte in un bar di Chiomonte, in Valle di Susa. Da circa due mesi, il “Paprika” che si trova lungo la statale 24, ha stipulato una convenzione per fornire la colazione agli operai delle ditte impegnate nei lavori della Torino-Lione. Ed è frequentato – secondo il Corriere – da poliziotti e carabinieri in servizio al cantiere Tav.

“Serviamo il caffè a tutti, così facendo si danneggia soltanto una famiglia della valle”, commenta la titolare dell’esercizio commerciale, Lucrezia Bono, 24 anni, consigliera comunale a Chiomonte e già presidente dell’associazione locale Imprendoc. Nel raid è stata spaccata anche una vetrina e danneggiato il dehors.

Scritte analoghe sono comparse anche sui muri di alcune case abitate da mesi dagli operai della Tav, come “qui vivono i devastatori della valle” e “la valle venduta per trenta denari”. Del caso si stanno ora occupando gli investigatori della Digos di Torino.

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