Rita Ghedini, ex senatrice Pd e presidente di Legacoop Bologna, è la sesta indagata nell’inchiesta sulle presunte pressioni e minacce al sindaco di San Lazzaro di Savena Isabella Conti, che bocciò un maxi-insediamento edilizio. Ghedini ha ricevuto un invito a comparire dai pm. Nell’inchiesta per minaccia a corpo politico o amministrativo in cinque avevano avuto avvisi di richiesta proroga indagine. A esprimere la sua solidarietà nei confronti dell’ex parlamentare è stato l’ex segretario Pd Pier Luigi Bersani: “Voglio esprimere la mia grande stima. Sono certo che la sua correttezza emergerà con chiarezza”.

Insieme al direttore generale Simone Gamberini, l’ex senatrice è stata interrogata il 20 ottobre dal pm Rossella Poggioli. “I due davanti al pubblico ministero”, si legge in una nota dell’avvocato Luca Sirotti, “hanno fatto un racconto lineare di iniziative del tutto legittime, espressione del ruolo di rappresentanza sindacale dai medesimi ricoperto nell’ambito di Legacoop Bologna, racconto del tutto distante da quanto contestato nell’invito a comparire”.

Recentemente sono stati notificati cinque avvisi di richiesta di proroga di indagine per il reato di violenza o minaccia ad un corpo politico o amministrativo. Indagati sono Gamberini, direttore generale di Legacoop Bologna; il sindaco del Comune di Castenaso, Stefano Sermenghi (nella cui giunta c’è la sorella del presidente del Consiglio, Benedetta Renzi); l’ex sindaco di San Lazzaro, Aldo Bacchiocchi; l’imprenditore Massimo Venturoli, amministratore della Palazzi, una delle società coinvolte nell’insediamento; l’ex presidente del collegio dei revisori del Comune di San Lazzaro di Savena, Germano Camellini.

 

Articolo Precedente

Bologna, sgombero ex palazzina Telecom. Sel: “Alfano rimuova prefetto e questore”

next
Articolo Successivo

Bologna, sgombero ex Telecom: la politica risolva il cortocircuito. Le prime risposte

next