“Non è una svendita, i beni sono venduti a prezzo di mercato, è una decisione saggia che guarda al futuro, i cento milioni di euro previsti nella legge di Stabilità non sarebbero bastati alla ristrutturazione delle opere, manterremo lo stesso livello occupazionale, non ci saranno licenziamenti”. E’ quanto assicura il sottosegretario all’Economia Paola De Micheli (Pd), audita in commissione Bilancio alla Camera, sulla vendita degli immobili di Eur Spa all’Inail per ripianare i debiti dell’azienda e completare la nuvola di Fuksas, il centro congressi all’Eur, opera ancora incompiuta firmata dall’archistar romano. Il ministero dell’Economia è azionista di maggioranza al 90% dell’Eur Spa, il 10% lo detiene Roma Capitale. “E’ una svendita del patrimonio italiano, a questi prezzi stracciati non si compra nemmeno un seminterrato nel più piccolo paesino sperduto del mezzogiorno, si accollano i costi di un’opera faraonica e orribile sui cittadini romani” afferma il deputato Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia che promette battaglia nelle aule giudiziarie. “Si finirà in tribunale, è un atto illegittimo, non può Eur Spa alienare i propri beni di pregio, potevano vendere lo stesso centro congressi, se trovano un acquirente, l’hotel Lama a fianco, questa è speculazione finanziaria a danno del pubblico” aggiunge. Con la vendita si otterranno 300 milioni di euro utili a completare l’opera e a risanare il bilancio di Eur Spa, la vendita verrà conclusa entro l’anno, come ha annunciato il governo e l’opera dovrebbe vedere la luce nel 2016-2017

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