Cinema

Charlize Theron tormentata in Dark Places, un efficace (ma poco originale) thriller claustrofobico (VIDEO)

Dopo il folle Mad Max: Fury Road, l'attrice sudafricana torna sul grande schermo al fianco di Nicholas Hoult per il nuovo film di Gilles Paquet-Brenner ispirato all’omonimo romanzo di Gillian Flynn, autrice del successo Gone Girl - L’Amore Bugiardo

di Letizia Rogolino

Dopo il folle Mad Max: Fury Road, Charlize Theron torna sul grande schermo al fianco di Nicholas Hoult per Dark Places – Nei Luoghi Oscuri, il nuovo film di Gilles Paquet-Brenner ispirato all’omonimo romanzo di Gillian Flynn, autrice del successo Gone Girl – L’Amore Bugiardo. Il regista francese che ha diretto il commovente La Chiave di Sara nel 2010, torna dietro la macchina da presa per un thriller costruito su omissioni, incomprensioni e sensi di colpa all’interno di una piccola comunità della provincia americana.

Libby Day è l’unica sopravvissuta alla strage in cui hanno perso la vita la madre e le sorelle. Era una bambina quando tutto è successo sotto i suoi occhi e, interrogata dalla polizia, aveva accusato il fratello Ben del massacro. A distanza di venticinque anni, Libby è ormai una donna adulta prigioniera del suo passato e l’incontro con il “Kill Club”, un gruppo di appassionati di cronaca nera che si riunisce per investigare e risolvere i casi criminali più eclatanti, la riporta a quei tristi e drammatici ricordi suo malgrado. Vista la sua penosa situazione economica la donna accetta di collaborare, riesaminando gli eventi di quella notte e mettendo nuovamente in discussione i colpevoli e le vittime di quel macabro gioco.

La sceneggiatura procede attraverso continui salti temporali, definendo due filoni narrativi che rendono il film fruibile su due livelli. Questa struttura risulta fluida e attenta ai dettagli, giocando spesso con inquadrature in soggettiva responsabili di un effetto claustrofobico necessario e adatto alla storia. Il passato e il presente si alternano creando un ritmo dinamico e alimentano la curiosità dello spettatore che non vede l’ora di conoscere la verità. Non mancano infatti i colpi di scena poiché la trama si mantiene poco intuibile dall’inizio alla fine. Charlize Theron mette ancora una volta da parte il suo aspetto da copertina, vestendo i panni di una donna indipendente ma estremamente fragile, che non è riuscita a vivere dopo una violenta tragedia e l’enorme perdita. Restiamo con il fiato sospeso mentre la sua mente si sforza di ricordare quella buia notte e brevi immagini arrivano come un fiume in piena a completare gradualmente il quadro generale come piccoli tasselli.

La quotidianità della famiglia Day e la vita privata di Ben vengono sgretolate dall’omertà e la superficialità della piccola città che non si risparmia in accuse di abusi sessuali, satanismo e altri atti orribili per semplici ripicche o meschine vendette. Libby vive tra sogni ad occhi aperti e sogni ad occhi chiusi, in un clima di confusione emotiva in cui trasporta lo spettatore. Siamo lontani, tuttavia, dalla tensione e dal carisma di Gone Girl, ma Dark Places – Nei Luoghi Oscuri è una storia di ricostruzione, coinvolgente ed intrigante anche se non molto originale. Accanto a Charlize Theron brillano un’ambigua e provocante Chloe Grace Moretz, una convincente Christina Hendricks, mentre Nicholas Hoult non lascia il segno come il debole e monoespressivo Tye Sheridan.

Un donna con il cuore in frantumi prova a ricostruire la sua vita e recuperare il rapporto con un fratello ritenuto un serial killer insensibile e folle. Il dramma gioca con l’inquietudine e il desiderio, confezionando un film da vedere con le giuste incognite e riserve.

Charlize Theron tormentata in Dark Places, un efficace (ma poco originale) thriller claustrofobico (VIDEO)
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.