Mai più nudo integrale su Playboy, tanto ora il porno è ovunque su Internet. Dal prossimo marzo una svolta epocale aspetta la rivista statunitense lanciata a Chicago nel 1953 con una foto di Marilyn Monroe in copertina. Perché c’è bisogno di salvare i conti, di nuovo pubblico. E per conquistarlo le conigliette devono rivestirsi. Non tutti, però, sono convinti che la scelta editoriale aiuterà le vendite. “Con questa censura Playboy tradisce se stesso”, dice a FQ Magazine Ilona Staller, in arte ‘Cicciolina’, cantante ed ex attrice porno, la prima al mondo ad essere diventata parlamentare.

La decisione è stata annunciata dal direttore di Playboy, Scott Fiandre, che lo ha rivelato al New York Times precisando che la scelta è maturata dopo un incontro con il fondatore della rivista, Hugh Hefner. Resteranno gli scatti di donne bellissime in pose provocanti ma attuando una rivisitazione ben precisa: le donne – tra le più belle e desiderate del pianeta – non saranno mai più immortalate completamente nude. E proprio mentre in Italia sbarca il programma “L’Isola di Adamo ed Eva” che sdogana il nudo, ci si copre in quello che ha rappresentato per decenni il tempio del sesso.

Sono già molti anni che il mensile fa i conti con un calo di vendite, dovuto in buona parte al proliferare di siti porno, che oggi sono più di 30 milioni. È la democrazia del web, il free sharing grazie al quale tutti possono vedere foto e video hot in modo gratuito. Allora perché spendere soldi? Così i siti hard a pagamento, ma anche le riviste, sono in forte crisi, la stessa che hanno dovuto affrontare ormai tempo fa i cinema a luci rosse. In Italia il sito porno gratuito più visitato è YouPorn. I guadagni si fanno con la pubblicità. “Confermo che i dati della crisi in tutto il settore sono drammatici – spiega Ilona Staller – ma secondo me si tratta comunque di una scelta sbagliata perché il sesso ha sempre tirato. Sono davvero sconvolta”. Secondo l’ex attrice hard le vendite sono destinate dunque a calare: “Se qualcuno storce il naso guardando nudi di belle donne è inutile andare a cercare in quella fetta di mercato. Chi non apprezza quel tipo di immagine acquisterà ‘Famiglia Cristiana’ non certo una versione soft di Playboy. Cade un mito”.

Negli ultimi decenni milioni di lettori hanno abbandonato Hefner e se negli anni Settanta si vendevano 5 milioni e 600mila copie, oggi sono appena 800mila. L’ultima risposta è stata un video in slow-motion lanciato dallo storico magazine con donne impegnate in azioni sportive. Ma non basta. Tempi duri per le conigliette, che pare non abbiano neppure i benefit dei bei tempi andati. D’altro canto c’è un buco nel bilancio di milioni di dollari ed Hefner non è più quello di un tempo. A 89 anni, dopo due divorzi alle spalle e quattro figli, vive con la terza moglie che, neanche a dirlo, è la coniglietta Crystal Harris, 29 anni.

Eppure Playboy è stata per decenni la rivista più venduta negli Stati Uniti, quella che ha anticipato i tempi. Sono trenta le edizioni pubblicate in ogni parte del mondo. In più di sessant’anni per il magazine hanno posato – non tutte senza veli – le donne più belle del mondo e anche la stessa Ilona Staller. Dall’ex première dame di Francia Carla Bruni alla modella Bianca Balti, fino a Monica Bellucci protagonista, tra l’altro, di una copertina per l’edizione giapponese. Quella italiana venne invece lanciata nel 1972 per scomparire nel 2003 e tornare in edicola nel 2008. Nel 1979 posarono per la copertina anche Iva Zanicchi e Loretta Goggi. Ma sono tantissime le donne italiane immortalate: Bianca Balti per l’edizione francese e per quella italiana, Carla Bruni per quella americana. Violante Placido, Martina Stella, Dolcenera, Melissa Satta, Claudia Gerini sono solo alcune delle Italiane che non si sono sottratte all’obiettivo. Perché Playboy non è stata una rivista qualsiasi. E ora non resta che aspettare per capire se si tratta davvero della fine di un’era.

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