Televisione

OpenSpace, Nadia Toffa lancia il talk 2.0: “Ingaggio e partecipazione: ci ispiriamo al web ma con garbo”

La “iena” più apprezzata sui social, dopo una lunga gavetta fatta di inchieste difficili, tutte condotte in porto con parlantina scioltissima e piglio aggressivo, sta per spiccare il volo. Domenica sera, infatti, parte su Italia1 una sorta di spin-off delle Iene che proverà a ridefinire il concetto di talk show televisivo

di Domenico Naso

Ormai da anni è la “iena” più apprezzata e osannata della televisione. E Nadia Toffa, dopo una lunga gavetta tra inchieste difficili, tutte condotte in porto con parlantina scioltissima e piglio aggressivo, sta per spiccare il volo. Domenica sera, infatti, parte su Italia1 in prima serata OpenSpace, una sorta di spin-off delle Iene che proverà a ridefinire il concetto di talk show televisivo. Domande che arrivano direttamente dai telespettatori, inviti in studio a personaggi noti, il cui eventuale rifiuto verrà comunicato pubblicamente, tanti argomenti diversi, con una gerarchia delle priorità che per una volta verrà decisa dal pubblico e non da chi gestisce l’informazione televisiva. Si comincia con quattro puntate, ma è “open” anche la possibilità di continuare, qualora le cose vadano come sperano dalle parti di Cologno.

La formula di OpenSpace sembra molto innovativa e prova a rompere le barriere tra chi fa informazione e chi si informa. Cosa ti aspetti da questa avventura?
Spero che arrivi al pubblico tutta l’energia che ci stiamo mettendo. Soprattutto che capisca che c’è partecipazione. Mi piace quando c’è un ingaggio e con OpenSpace il pubblico può proporre un personaggio, votare quello proposto dagli altri e fare delle domande. Io sono orgogliosa di poter rivolgere agli ospiti le domande del pubblico. Sono gli argomenti che si affrontano al ristorante tra amici, a scuola, a casa, che di solito non hanno spazio sui giornali o in televisione.

Il sito di OpenSpace è già attivo da qualche tempo e sembra molto importante per la riuscita del format. Quanto conta il web per questa trasmissione?
Molto. Io stessa sono molto social e credo che internet sia una grande occasione, uno spazio aperto, appunto. Ci siamo proprio ispirati al web ma scegliendo solo un modo garbato. Si può criticare, suggerire, fare domande, ma sempre nel rispetto degli altri. Le domande che vengono pubblicate non vengono selezionate per l’argomento o per lo stile di scrittura, ma per il linguaggio utilizzato: niente parolacce o linguaggio offensivo.

È un’occasione molto importante anche per te. Come vivi questo banco di prova?
Sono carica a mille, entusiasta. Sto facendo il mio lavoro e sono piena di energia. Mi piace raccontare le storie, conoscere le persone, vivere le loro situazioni. Io amo le sfide e mi ci butto senza paura, tentando sempre di alzare l’asticella. Magari non ci si riesce, ma ci si prova sempre.

Tra i temi che stai preparando per la trasmissione, qual è quello che secondo te ha più presa sul pubblico?
Un argomento che secondo me sarà molto seguito è quello che riguarda il web, con particolare riferimento al fenomeno degli haters. Ci piace l’idea di poter dare anche dei consigli ai ragazzi. Un conto è parlare di haters nei confronti di personaggi pubblici o dello spettacolo, un altro è raccontare il fenomeno che coinvolge tantissimi ragazzi e ragazze che spesso non sono attrezzati ad affrontarlo nel migliore dei modi. In studio ci saranno miss Italia, Paolo Ruffini e Frank Matano, e proprio Frank ci aiuterà a dare ai ragazzi gli strumenti adatti.

Sai già il nome di qualche ospite che ha detto “no, grazie, non vengo”?
Sono tutti molto diplomatici. Abbiamo avuto tanti sì, ma ancora nessun no secco. Molti dicono “Ci penso, vediamo”. Ti faccio un esempio: abbiamo affrontato il tema del gioco d’azzardo tra i minori e quindi abbiamo invitato tutti i politici che negli anni hanno legalizzato il gioco, da Prodi a D’Alema, da Amato a Tremonti. Vediamo se vengono…

Si comincia con quattro puntate. C’è la possibilità di prolungare il programma?
Partiamo con quattro puntate, vogliamo testare e se necessario migliorare il programma. Non bisogna mai sedersi o fissarsi con un’idea. Noi crediamo che sia un format originale che possa piacere al pubblico, ma ciò non toglie che possiamo ascoltare i suggerimenti e rivederlo.

Ormai da qualche anno sei la iena più seguita, più amata, più apprezzata, soprattutto sui social. È arrivato il momento di spiccare il volo e di provare a correre da sola?
Sono aperta alle novità, mi danno linfa vitale. Ma per adesso non penso al dopo: so solo che io mi sento iena dentro e fuori. E poi sono una persona che aspetta il treno giusto e lo prende al volo…

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