“Il fascismo è stato per l’Alto Adige un capitolo molto doloroso”, quindi “è inaccettabile che Mussolini sia cittadino onorario di una città altoatesina”. Così Zelger Stefan, consigliere del comune di Termeno del partito Süd-Tiroler Freiheit (Stf), ha commentato la decisione dell’amministrazione di Salorno, in provincia di Bolzano, che ha annullato la cittadinanza onoraria concessa 91 anni fa a Benito Mussolini.

L’onorificenza era stata conferita al dittatore a maggio o giugno del 1924. A deciderne l’eliminazione – fa sapere una nota della Stf, fondata della pasionaria sudtirolese Eva Klotz – è stato il consiglio comunale su proposta della Stf. La stessa iniziativa era stata presa qualche anno fa anche dai vicini Comuni di Montagna, Termeno, Ora e Cortaccia.

Il partito, peraltro, nel 2012, alla luce dell’inchiesta della procura di Verona in riferimento a bottiglie di vino con Hitler sull’etichetta, aveva chiesto il divieto di gadget fascisti, come bottiglie di vino, acquistabile in Italia, con il ritratto di Mussolini e del Fuhrer. La Stf, che aveva raccolto e inviato vari articoli all’allora ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione Andrea Riccardi, contestava anche la vendita di calendari, bandiere, accendini e bustine di zucchero. ”Finora – sottolineava il Süd-Tiroler Freiheit – le richieste di divieto di questi oggetti sono rimaste senza successo”.

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