Le voci concitate all’interno della plancia di comando e la disperata richiesta del comandante della Norman Atlantic, Argilio Giacomazzi, alla Capitaneria di Porto di Bari: “Intervenite con tutte le unità. Venite con i rimorchiatori. Abbiamo un grave, un gravissimo incendio a bordo. Ci sono 411 passeggeri. Le condizioni meteo sono avverse, non possiamo mettere le lance a mare“. “Ricevuto Norman Atlantic”, rispondono dal comando del capoluogo pugliese. L’audio della scatola nera, che sembrava irrimediabilmente danneggiato ed è invece stato recuperato dai tecnici del RcSS CNIT di Pisa, svela cosa è accaduto, lo scorso 28 dicembre, dopo lo scoppio dell’incendio a bordo del traghetto durante la navigazione tra Patrasso e Ancona. Un naufragio che ha provocato 11 morti e 18 dispersi. I primi minuti di registrazione sono stati ascoltati per la prima volta martedì nel corso di un’udienza dell’incidente probatorio che si sta svolgendo su richiesta dei pm Ettore Cardinali e Federico Perrone Capano. La Procura di Bari procede per lesioni, naufragio e omicidio colposo in concorso tra il capitano Argilio Giacomazzi, i responsabili legali dell’armatore Visemar e della compagnia Anek Lines, un dipendente di quest’ultima e sette membri dell’equipaggio. L’avvocato Massimiliano Gabrielli, che rappresenta un gruppo di passeggeri, sottolinea come il recupero dei file audio da parte dei periti Enzo Delle Mese e Alessandro Cantelli Forti del RcSS Cnit di Pisa “dimostra una parte dell’eccellenza italiana in un’operazione che era stata ritenuta possibile, forse, solo negli Stati Uniti di Andrea Tundo
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