“Questa è una vera e propria azione di guerra e devi aspettarti anche delle ritorsioni. In realtà, sulla questione, devono pronunciarsi i cittadini più che il Parlamento“. Lo dice il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, membro del direttorio M5S, rispondendo alle domande dei cronisti su un possibile coinvolgimento dell’Italia nel bombardamento dell’Iraq, nel corso di una conferenza stampa alla Camera dei deputati. “Le bombe creano cellule terroristiche e non le eliminano. Il miglior modo per combattere l’Isis è smetterla di fare affari con i Paesi che sono il bancomat del terrorismo, tramite l’export di armi – afferma Di Maio, che aggiunge – se il Movimento fosse al governo chiameremmo Finmeccanica e diremmo: tu armi il nostro esercito, poi ti converti per informatizzare le nostre città e i nostri servizi pubblici. Bombardando la Libia abbiamo causato fenomeni migratori enormi e creato instabilità maggiore, si è creato più instabilità, con l’Isis che oggi gestisce il contrabbando di materie prime e il traffico di essere umani”

 

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