“Toni troppo aggressivi da parte del pm Marcello Musso e delle parti civili”. Con queste motivazioni Alessandra Silvestri, avvocato di Alexander Boettcher, condannato per un aggressione con l’acido insieme alla compagna Martina Levato e ora a processo in un altro filone dell’inchiesta, ha deciso di lasciare l’aula del tribunale di Milano: “Non sono serena, non sono abituata a lavorare così. C’è un clima di aggressività eccessiva da parte del pm e soprattutto delle parti civili e con questo non intendo le persone offese, anzi Stefano Savi ha dato una lezione di grande serenità. Durante l’ultima udienza, il magistrato continuava a battere la mano sul tavolo”. 

Il presidente del Tribunale ha accolto la richiesta di sostituzione ma ha precisato che in aula c’è stata una semplice dialettica processuale. Nell’udienza prevista per il 6 ottobre, quindi, a difendere Boettcher è il collega Michele Andreano che segue già il caso dell’affidamento del figlio della coppia. 

L’avvocato Silvestri, inoltre, ha criticato il trattamento, secondo il legale “di favore”, ricevuto dal presunto complice, Alessandro Magnani durante il suo controesame: “Poteva circolare liberamente in aula e veniva chiamato dottor Magnani, anche se ha ammesso di essere stato presente a tutte le aggressioni; ma lui non era ritenuto così pericoloso come Alexander, anzi ha ricevuto la solidarietà del pm e delle parti civili”. Andrea Orabona, legale di Savi, ha respinto tutte le accuse: “Non c’è stato alcun clima di tensione, né alcune aggressività nei confronti della difesa. C’è stato un forte contraddittorio  perché siamo in un processo penale. Siamo tutti colleghi e persone che liberamente svolgono questa professione”.

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