E’ stato chiuso a causa di una frana un tratto dell’autostrada A18 Messina-Catania. Già lo scorso 2 ottobre c’era stato il primo scivolamento della collina sopra Letojanni. “La Sicilia è tagliata in tre parti”, ha detto l’Associazione nazionale costruttori edili (Ance).

Il provvedimento di chiusura è stato attuato nelle prime ore di questa mattina, 5 ottobre, nel tratto Roccalumera-Giardini Naxos, in entrambe le direzioni di marcia. Sono state stabilite delle uscite obbligatorie: a Roccalumera, per i veicoli provenienti da Messina, e a Giardini Naxos per quelli provenienti da Catania. Il traffico sarà temporaneamente deviato sulla statale 185 di Sella Mandrazzi, che collega Barcellona Pozzo di Gotto a Giardini-Naxos.

Dopo il primo smottamento dello scorso 2 ottobre, gli uffici tecnici del Consorzio autostrade siciliane (Cas) erano intervenuti per la messa in sicurezza della viabilità e per il contenimento del costone. Per i mezzi provenienti da Catania l’ingresso sarà a Giardini, mentre per i mezzi provenienti da Messina e Palermo l’ingresso previsto è allo svincolo di Barcellona.

“Dopo il crollo del viadotto Himera sull’autostrada Palermo-Catania, la frana di oggi sull’autostrada Messina-Catania, l’unica che era rimasta percorribile per il traffico commerciale, ha di fatto tagliato la Sicilia in tre parti – ha commentato Ance Sicilia – Tutti i mezzi pesanti sono fermi perché lungo la Ss 114, sulla quale viene deviata la circolazione, c’è un angusto sottopasso che rende arduo il transito ai camion”.

Un fatto che, ha sottolineato l’Ance, “ancorché prevedibile come dichiarano i tecnici del Cas, mette a nudo la gravissima responsabilità dei governi centrale e regionale e della deputazione nazionale e dell’Ars, che hanno tutti sottovalutato l’importanza di completare l’anello autostradale siciliano e di investire in maniera efficace sulla prevenzione del dissesto idrogeologico”.

“Ancora una volta i siciliani vengono danneggiati. Il blocco dell’autostrada Catania-Messina rappresenta un colpo mortale, l’ennesimo, per i cittadini, l’economia e il turismo dell’isola” – ha detto il coordinatore di Fratelli d’Italia per la Sicilia orientale Sandro Pappalardo. Critiche anche da Alessandro Pagano, Ncd-Udc: “Chiediamo all’Anas, al Cas di adottare gli opportuni tempestivi interventi, ma soprattutto è ora che il ministro dei Trasporti Delrio intervenga con una task force“.

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