“L’Aci promuove l’istruzione automobilistica e l’educazione dei conducenti di autoveicoli allo scopo di migliorare la sicurezza stradale”. E’ scritto nero su bianco nello statuto dell’Automobile Club d’Italia del 2011. Articolo 4. Forse Franco Pardini, presidente dell’Aci di Livorno, in quel momento non ci pensava. Qualche giorno fa è passato con il rosso mentre era in motorino e non si è accorto della presenza della polizia locale ferma all’incrocio. O almeno così sostengono gli agenti, dato che lui si è giustificato:”Era verde, al massimo giallo o comunque è stata una disattenzione”.

Secondo il racconto delle forze dell’ordine, una volta fermato, Pardini, dopo aver negato di aver commesso l’infrazione, si è rifiutato di dare le generalità in qualità di personaggio pubblico. La versione della notizia, riportata dal Tirreno, è stata però rettificata dal presidente dell’Aci, in particolare quella dell’atteggiamento ‘lei non sa chi sono io’. “È una ricostruzione non vera.  Non sono un arrogante, rispetto i pubblici ufficiali e non mi sono comportato in quel modo”.  Di certo c’è la multa di 162 euro, già pagata dall’interessato, e sei punti in meno sulla patente.

Pardini ha anche contestato la contravvenzione. Poi toccherà alla polizia giudiziaria decidere quale delle due versioni del fatto sia attendibile. Intanto però il presidente dell’Aci ha polemizzato: “Non vorrei che il mio ruolo desse fastidio a qualcuno perché entro nel merito del traffico e dei suoi problemi contribuendo alla pubblica amministrazione e alle questioni legate alla viabilità”.

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