Fai prevenzione, proteggilo anche tu” è lo slogan della campagna della Lilt, la Lega Italiana per la Lotta ai tumori, che vede protagonista Anna Tatangelo in un ritratto dove posa nuda con le braccia che coprono il seno. Sui social è scattata la polemica: da una parte chi sostiene che non occorre una donna nuda per reclamizzare la prevenzione, dall’altra chi pensa che la bella Anna non sia una testimonial adatta per una campagna così delicata.

“La prevenzione deve diventare uno stile di vita – dichiara Anna Tatangelo in una nota – tutte e tutti noi dobbiamo capire che basta poco: ritagliarsi del tempo con appuntamenti fissi, calendarizzati, per controllare la nostra salute e vivere meglio, e, soprattutto, non rischiare di accorgerci troppo tardi del male”. A prendere le difese della Tatangelo è anche il presidente della Lilt Francesco Schittulli sostenendo che è “Una campagna di prevenzione non rivolta alle donne malate, ma alle giovani e giovanissime. Quella posa che ha offeso le firmatarie della lettera, sono sincero, è stata voluta perché è un’immagine positiva impegnata a mantenere il proprio stato di salute, di benessere. Non ho mai pensato a una posa da calendario. Quello è un abbraccio che protegge il seno. E ho pensato a una testimonial che possa parlare alle nostre figlie”.

FQ Magazine ha raggiunto al telefono Francesca Senette, volto noto del giornalismo italiano e testimonial della Lilt:” Stamane ne parlavo con mio marito e mia figlia di tutta la polemica che si è creata attorno a questa campagna con Anna Tatangelo protagonista. Non è una questione di bigottismo o invidia, il seno per una donna è femminilità, maternità ed è destabilizzante perderlo per una malattia. Ho letto tanti commenti e quando sono le donne che sono state colpite a rimanere perplesse ci vuole una sensibilità diversa”. Francesca Senette non nasconde che si è avvicinata alla prevenzione dopo che la madre ha sofferto di cancro al seno: “Molti si soffermano sull’immagine forte, che conoscendo la Lilt è stata fatta sicuramente in buona fede. Bisogna però che passi il messaggio: ottobre è il mese della prevenzione, questo le donne devono ricordarsi”.

Nel frattempo sui Social c’è chi chiede la rimozione della campagna con Anna Tatangelo protagonista. Tra i gruppi che avanzano la richiesta “Le Amazzoni furiose”, donne che vivono o han vissuto la malattia che hanno scritto a proposito sulla vicenda anche una lettera al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Il Presidente Schittulli fa sapere che la cantante si è resa disponibile a posare gratuitamente per la campagna e che porterà la prevenzione in un tour nelle scuole.

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