Cinema

Bridget Jones, al via le riprese del terzo capitolo. Al posto del diario? C’è un iPad

I dubbi sulla sceneggiatura - scritta da David Nicholls, autore del fortunatissimo "Noi" - hanno fatto desistere Hugh Grant, che non sarà della partita. Al suo posto Patrick Dempsey. C'è invece Renée Zellwegger, la cui recente trasformazione estetica fa tuttavia intimorire i fan della "vecchia" Bridget

di Davide Turrini
Bridget Jones, al via le riprese del terzo capitolo. Al posto del diario? C’è un iPad

Bridget Jones è tornata, ma al posto del diario abbraccia un iPad. La Universal Pictures ha rilasciato il primo scatto ufficiale del nuovo capitolo della saga letteraria, poi cinematografica, con protagonista Renée Zellweger, le cui riprese sono iniziate in gran segreto pochi giorni fa. Il terzo film della serie si intitola Bridget Jones’s Baby e arriva dopo Il Diario di Bridget Jones (2001) e Che pasticcio, Bridget Jones (2004). Alla regia ritroviamo Sharon Maguire, dopo l’intermezzo (infelice) di Beeban Kidron nel 2004, mentre David Nicholls (autore del romanzo One day) ha scritto la sua prima sceneggiatura per il cinema sostituendo il pool di sceneggiatori che comprendeva l’autrice del romanzo da cui la saga è tratta, Helen Fielding, perché pare che il terzo film sull’impacciata giornalista in guerra contro cellulite e principi azzurri inaffidabili non sia tratto direttamente dal libro scritto dalla Fielding nel 2013 – Bridget Jones, Un amore di ragazzo (Bridget Jones: Mad About the Boy).

Proprio per le incongruenze tra testo letterario e nuovo script cinematografico è rimasto fuori Hugh Grant, il supponente capo di Bridget, che ha recentemente dichiarato ad un radio britannica: “Ho deciso di non fare il film. Credo che la produzione stia andando avanti con il progetto senza il personaggio di Daniel Cleaver. Il libro da cui il film è tratto è fantastico, ma la sceneggiatura che ho letto qualche tempo fa è completamente diversa dal libro”. Sul set a supportare la 46enne Zellweger ritroveremo comunque Colin Firth (compreso il maglione verde con enorme renna disegnata sul petto), nella parte di Mark Darcy, il grande amore della vita di Bridget. La new entry si chiama invece Patrick Dempsey, 49enne star di Grey’s Anatomy, più propenso alla sua passione di pilota di auto da corsa che ad interpretare grandi capolavori del cinema. Dempsey darà corpo ad un nuovo amore di Bridget Jones, anche se non si sa bene in che termini. Infatti, se nel terzo libro della saga la 51enne Bridget ha due figli e una relazione con un toy boy abbordato su Twitter, è anche vero che Mark risulta morto, mentre nel film in lavorazione l’eterno amato è vivo e vegeto.

Un ulteriore elemento di discussione che ha cominciato a rimbalzare sui social appena la Universal ha diramato il nuovo primo piano della Zellweger riguarda proprio il viso dell’attrice. Quando circa un anno fa la 46enne texana si presentò all’Elle Style Awards fotografi e astanti rimasero a bocca aperta: chi era quella bella signora di mezza età che sfilava con un lungo vestito nero dopo diversi anni di lontananza dai set? L’interprete di Ritorno a Cold Mountain e Jerry Maguire apparve subito irriconoscibile. Via ogni gonfiore nelle gote e sotto agli occhi ma soprattutto tra bulbo oculare e sopracciglio. I tabloid inglesi fecero a gara per intervistare esperti di chirurgia estetica e chiedere quali operazioni avesse fatto l’attrice per diventare letteralmente un’altra donna. La sentenza fu ‘blefaroplastica’. Ma anche naso, mento e perfino mascella sembravano essere passate sotto il bisturi di un deciso chirurgo. La miscela genetica Renée, di padre svizzero e madre proveniente da antiche tribù finlandesi, improvvisamente sparì per far spazio ad una nuova versione di una più dura e matura Zellweger. Viso che a sua volta in questo scatto fotografico rilasciato da Universal per il via alle riprese del film, sembra di nuovo scomparso per uno sguardo e un sorriso modello “vecchia Bridget”.

Non resta che attendere la visione del terzo episodio della celebre saga che sarà al cinema a metà settembre 2016.

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