Diciassette persone sono morte e tre risultano disperse a causa delle inondazioni che nella notte hanno colpito la Costa azzurra e la regione francese delle Alpi Marittime. Una tromba d’aria con piogge torrenziali si è abbattuta sabato sera fino a dopo la mezzanotte su tutta la regione, fino a Nizza e Cannes, inondando anche la celebre Promenade des Anglais. Il Comune di Nizza ha comunicato che in due giorni è caduta una quantità di pioggia pari al 10% della media annuale. Il bilancio delle vittime aumenta di ora in ora, mano a mano che i soccorsi riescono a raggiungere le zone ancora difficilmente accessibili nonostante sia tornato il bel tempo. Secondo Eric Ciotti, presidente del Dipartimento Alpi Marittime, “è molto poco probabile” che possano essere ritrovate in vita le persone rimaste intrappolate nei garage sotterranei. Al momento quasi 30mila famiglie restano ancora senza elettricità e la rete ferroviaria risulta ancora bloccata in diversi punti. Anche cinque treni dell’Unitalsi con a bordo 2.500 pellegrini italiani di ritorno da Lourdes sono rimasti fermi per ore tra Cannes, Tolone e Marsiglia. Il presidente François Hollande, dopo aver espresso in un messaggio la sua “profonda commozione” e “solidarietà della Nazione alle famiglie delle vittime”, in mattinata è volato a Nizza insieme al ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve e ha annunciato che “in Consiglio dei ministri ci sarà il riconoscimento dello stato di calamità naturale” e “sarà creato un fondo per sostenere le comunità”. La popolazione riceverà indennizzi “entro tre mesi”.

A Cannes scenario “dantesco”. Il sindaco: “Serviranno mesi perché la città torni come prima” –  Il sindaco di Cannes Davide Lisnard sul suo profilo Twitter descrive la situazione come “quasi dantesca“. Solo nella sua cittadina sono centinaia gli sfollati dalle case invase dall’acqua che il Comune sta provvedendo a sistemare in alloggi di fortuna. “Ci vorranno mesi perché la città di Cannes ritorni quella che era prima di questa notte da incubo”, ha detto in un’intervista telefonica al sito di Le Point. “Quello che è successo stanotte – ha detto il sindaco – è di una vastità eccezionale, forse mai vista. Un’onda di diversi metri di altezza ha divorato le strade della città. Nessun quartiere è stato risparmiato. Lamentiamo già tre morti a Cannes, ma ho paura che il bilancio sia molto più pesante”. “La priorità di questa mattina – ha detto Lisnard – è consolidare gli edifici danneggiati e ripristinare per quanto possibile la circolazione per consentire ai mezzi di soccorso di arrivare il più rapidamente possibile”.

Una delle località più colpite risulta Biot, vicino ad Antibes, dove tre persone anziane sono morte annegate in una casa di riposo. A Cannes, una sessantenne è stata ritrovata senza vita vicino a un parcheggio. Altri tre morti sono stati trovati nella loro auto a Vallauris-Golfe-Juan. Le forze dell’ordine e la Croix Rouge stanno cercando i tre dispersi nella zona di Mandelieu La Napoule.

Arrestati sciacalli, hanno saccheggiato case nelle zone colpite – “Purtroppo in nottata abbiamo dovuto lamentare anche dei saccheggi nelle zone colpite dal maltempo”, ha riferito il prefetto delle Alpi Marittime, Adolphe Colrat. “E’ difficile garantire la sicurezza quando le forze dell’ordine devono dedicarsi alle zone sinistrate”. Lisnard ha parlato di “scene di furti e fermi effettuati all’interno di negozi”. In mattinata alcune persone sono state arrestate.

Fermi per ore cinque treni bianchi dell’Unitalsi con a bordo 2.500 italiani di ritorno da Lourdes – Una quindicina di treni sono rimasti fermi per tutta la notte con i passeggeri all’interno. Alla stazione di Nizza sono stati accolti oltre 500 turisti. Sono rimasti bloccati lungo la linea Francia-Italia anche cinque “treni bianchi” dell’Unitalsi, con a bordo circa 2.500 italiani reduci da un pellegrinaggio a Lourdes iniziato il 28 settembre. Tra i pellegrini ci sono anche numerosi disabili e malati, alcuni dei quali in lettiga. Salvatore Pagliuca, presidente dell’associazione cattolica che accompagna i malati nel santuario mariano francese, ha fatto sapere che stanno bene e da sabato sera sono assistiti da volontari francesi e dalla protezione civile con cibo e generi di conforto. “I treni bianchi sono forniti di cucine, bar, cuccette che ospitano ammalati – spiega la volontaria – siamo autonomi, ci sono con noi 10 medici e infermieri. I malati sono continuamente assistiti”, ha riferito Grazia Napoli, giornalista e volontaria Unitalsi. Nel pomeriggio tutti i convogli sono comunque ripartiti.

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