La Corte d’Appello di Palermo ha confermato l’assoluzione di Jessica Pulizzi, 28 anni, accusata del sequestro della sorellastra Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo il primo settembre del 2004, quando aveva poco meno di 4 anni. Dichiarato, invece, prescritto il reato contestato al fidanzato Gaspare Ghaleb, imputato di false dichiarazioni al pubblico ministero. “Non c’è giustizia, e oggi ne abbiamo avuto la conferma. Non c’è giustizia, io continuerò a cercare mia figlia”. Lo ha detto Piera Maggio, la madre di Denise Pipitone, subito dopo la sentenza di assoluzione.

“Questo è un momento molto triste per la giustizia di questo caso”, ha commentato l’avvocato Giacomo Frazzitta, il legale di famiglia di Piera Maggio. “Noi continueremo a cercare la verità – ha detto all’Adnkronos- e se ancora esiste la possibilità di ricorso lo proporremo alle parti”. Di sentenza “giusta, che arriva dopo seri approfondimenti disposti dalla corte d’appello di Palermo” ha parlato invece Fabrizio Torre, legale di Jessica Pulizzi.

Il 27 giugno del 2013 Jessica Pulizzi era stata assolta dal tribunale di Marsala dall’accusa di concorso per il rapimento della sorellastra. La Procura aveva chiesto 15 anni per lei e 5 anni e 4 mesi per l’ex fidanzato Gaspare Ghaleb, condannato poi a due anni di reclusione per aver mentito ai pm, Sabrina Carmazzi e Francesca Rago. Anche Piero Pulizzi, il papà di Jessica e Alice, si era costituito parte civile insieme a Piera Maggio. Denise Pipitone è nata da una relazione extraconiugale tra i due. La tesi della Procura individuava il movente del sequestro proprio nel rancore di Jessica nei confronti di Piera Maggio che le aveva tolto l’affetto del padre.

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