Quando arriva Nastasi a Bagnoli? Con l’inizio dell’autunno finisce il tormentone dell’estate di Napoli, ma la guerra tra Luigi de Magistris e Matteo Renzi prosegue. Ora è ufficiale, Salvo Nastasi è il commissario straordinario per la bonifica e la riqualificazione di Bagnoli-Coroglio, l’ex area industriale in rovina da quasi 25 anni.

Il sindaco ha definito la nomina “un attentato alla Costituzione” dopo averla appresa da una comunicazione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. Ma il principale quotidiano di Napoli, Il Mattino, l’aveva anticipata da mesi e ad agosto ha condotto una campagna stampa su “Renzi che domani firma la nomina di Nastasi” e poi “Slitta a martedì la nomina” e così via, campagna che pareva tradire una certa ansia che l’operazione andasse in porto. Il giornale appartiene al gruppo Caltagirone, che a Bagnoli possiede la Cementir, un cementificio diroccato di sette ettari e mezzo. De Magistris forse si riferisce anche a loro quando definisce così la nomina di Nastasi: “Voluta dal presidente del Consiglio nella sua opera di saldatura di ben individuati centri di potere. Una nomina che viola la Costituzione e attenta all’autonomia della città di Napoli”. Nomina che, ricorda il sindaco, arriva proprio nelle ore in cui il Consiglio di Stato conferma nella sostanza le ragioni dell’ordinanza sindacale del 3 dicembre 2013, emessa secondo il principio del “chi inquina paga”, che ha intimato alla Fintecna di provvedere entro trenta giorni alla presentazione di un progetto per la rimozione della colmata di Bagnoli e alla messa in sicurezza dell’arenile che si estende tra Coroglio e l’ex quartiere operaio, e alla Cementir di ripristinare la messa in sicurezza dell’area di sua competenza.

La Fintecna è una finanziaria della Cassa Depositi e Presiti, una Spa controllata per l’ottanta per cento dal Ministero delle finanze e dunque dal Governo, che ha acquisito dall’Iri i diritti su tutte le proprietà Eternit ed ex Italsider su Bagnoli (l’ultimo stabilimento è stato chiuso nel 1992), cedendo successivamente al comune di Napoli soltanto le aree su cui insistevano gli impianti. Fintecna, è bene ricordarlo, ha un utile di quasi tre miliardi di euro annuali. Una delle ragioni della ferocia di de Magistris, che batte cassa al Governo per la bonifica di Bagnoli e invece si vede ‘commissariata’ una parte importante della città. “Di fronte a tale violenza istituzionale e incisiva protervia nel perseverare nel minare la coesione sociale e gli equilibri democratici reagiremo in maniera adeguata e proporzionata sul piano istituzionale e politico”. Attraverso iniziative annunciate ad agosto: ricorsi in tutte le sedi giudiziarie contro la nomina di Nastasi, la raccolta di firme per un referendum abrogativo dello Sblocca Italia nella parte di Bagnoli. “In democrazia si decide coi poteri ordinari, no ai commissariamenti. Non abbiamo di fronte persone di poco spessore, ci troviamo di fronte a un abuso di potere del presidente del Consiglio. Quando l’atto (il ricorso, ndr) sarà pronto sarà reso pubblico”.

Prova a ritagliarsi il ruolo di pompiere Vincenzo De Luca. Il comunicato del Governatore della Campania prova a essere equivicino a de Magistris e Nastasi: “Sulla questione del ‘commissariamento’ si sono espresse in questi mesi opinioni diverse o divergenti, del tutto legittimamente. Oggi però non si ritiene utile per Napoli il protrarsi di conflitti istituzionali che rischiano di produrre solo altri intollerabili ritardi”. De Luca aggiunge: “Le decisioni di merito relative al destino futuro di Bagnoli non possono che essere espresse dalle istituzioni del territorio, insieme ai soggetti economici, sociali e culturali presenti a Napoli ed in Campania. Non è commissariata la volontà democraticamente espressa dai cittadini. La Cabina di Regia (prevista nel decreto, ndr) può essere il luogo e lo strumento da utilizzare a tale scopo”. Ne faranno parte anche Regione e Comune. Con quali persone ed effettivi poteri, vedremo.

Nastasi è una vecchia conoscenza in città. E’ stato commissario straordinario del Teatro San Carlo. Amico del sindaco di Firenze Dario Nardella, carriera sponsorizzata da Gianni Letta, vecchio amico di Luigi Bisignani, dirigente del ministero dei Beni Culturali con ruoli di alto profilo e la fiducia rinnovata di tutti gli ultimi ministri di qualsiasi colore, da Francesco Rutelli a Sandro Bondi, da Giancarlo Galan a Lorenzo Ornaghi a Massimo Bray  fino a Dario Franceschini, Nastasi dimostra di essere ben inserito nel circuito di quelli che contano davvero. A Ferragosto ha lasciato la Direzione generale degli Spettacoli dal vivo al ministero dei Beni culturali per diventare il vice segretario generale di Palazzo Chigi, con funzioni di fatto di amministratore delegato della Presidenza del Consiglio, dotata di un budget di circa due miliardi di euro. Ora assume l’incarico ulteriore di commissario di Bagnoli a titolo gratuito.

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