Le polemiche sul caso Erri De Luca, dopo la richiesta dei magistrati torinesi di 8 mesi di carcere per le parole dello scrittore sulla Tav, non accennano a placarsi. E la campagna lanciata da Beppe Grillo sui social #IoStoConErri è già virale. Questa mattina nel dibattito è entrato anche il senatore e assessore comunale a Roma Stefano Esposito (Pd), da sempre strenuo difensore del progetto Tav, ai microfoni di ’24 Mattino’ (su Radio24) ha dichiarato: “Non ero d’accordo con questo processo a De Luca, non per le dichiarazioni da lui fatte, che comunque trovo gravi, ma perché in realtà Erri De Luca era alla ricerca di una visibilità perduta e alla disperata ricerca del martirio e intorno a lui si muove tutto un mondo “nostalgico” degli anni peggiori per l’Italia, fatto di intellettuali, giornalisti, conduttori tv e che non vedono l’ora di poter innalzare De Luca a vittima dello “Stato cattivo”. Poi aggiunge: “Basta scorrere i fondi, gli editoriali dei giornali, tra questi, per esempio, non si è sottratto neanche Enrico Mentana (direttore del TgLa7). Nessuno ricorda invece il passato di De Luca, bisognerebbe ricordarlo” (ascolta l’audio integrale)

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