“Non mi sento abbastanza vecchio per andare in pensione”, ha detto il 77enne Giorgetto Giugiaro ad Automotive News Europe. “Continuerò a fare l’unica cosa che so fare, disegnare macchine”. Non era del tutto esatta, dunque, la comunicazione ufficiale con cui la Italdesign Giugiaro ascriveva l’abbandono della poltrona da presidente al desiderio del cofondatore di “dedicarsi maggiormente alle proprie passioni e interessi personali”. A luglio, infatti, Giorgetto Giugiaro aveva lasciato la carica e venduto le sue azioni dell’Italdesign (il 9,9%) all’Audi. Ora l’azienda tedesca che fa capo a Volkswagen è proprietaria al 100% del centro stile di Moncalieri e ha incaricato Walter de Silva, già direttore del design dell’intero gruppo, di raccogliere la pesante eredità.

Nonostante le dichiarazioni ufficiali, Giorgetto Giugiaro non era affatto pronto a posare la matita. Lui non conferma, ma è ormai sempre più chiaro che il designer ha pagato l’amicizia con il grande vecchio del gruppo Volkswagen, Ferdinand Piëch, al quale era legato fin dai tempi della prima Golf, e in particolare dal 1972, quando il tedesco aveva lavorato in Italdesign. Piech ha perso la guerra intestina con l’amministratore delegato di VW Group, Martin Winterkorn, che ha voluto fuori dall’azienda anche l’amico italiano del suo rivale. Non a caso, a metà luglio Giorgetto e il figlio Fabrizio hanno acquistato una pagina sul Corriere della Sera per ringraziare pubblicamente Piëch e la moglie Ursula, “dimenticando” il resto del gruppo tedesco.

Ora che Giugiaro si è liberato della dipendenza dalla Volkswagen, alla quale aveva venduto la maggioranza della Italdesign per assicurare un futuro stabile ai dipendenti, si aprono nuove prospettive di lavoro. Fabrizio Giugiaro, 50 anni, responsabile dello stile Italdesign dal 1990 al 2014, ha detto ad Automotive News che lui e il padre cercano una sede per la nuova azienda e stanno considerando offerte da parte di costruttori automobilistici cinesi e sud coreani.

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