Mentre nel pomeriggio il dibattito sulla riforma del Senato prosegue con poche presenze nell’Aula di Palazzo Madama, Corradino Mineo, senatore della minoranza dem, replica con una proposta alle ultime dichiarazioni del presidente del Consiglio Matteo Renzi secondo il quale l’elettività dei Senatori è una “tecnicalità poco rilevante”. “Caro Renzi aboliamo il Senato, meglio un monocameralismo dichiarato, che un bicameralismo pasticciato e salviamo le istituzioni di garanzia: presidente della Repubblica e Corte costituzionale. Sto provando a presentare un emendamento – afferma – con colleghi di sinistra, di centro, di destra, non importa – spiega Mineo – e finiamola con sciocchezze che inquinano il dibattito politico, come questa buffonata del ‘Governo che taglia la Casta’, non è vero il Governo la rafforza”. Poi ribadisce: “Se resta così, questa riforma non la voto. Non ci penso proprio, non passerò alla storia come uno che ha compromesso l’assetto costituzionale, non si sa neppure perché, per le vanità di uno? E’ una cosa ridicola: il Senato che vuole Renzi non sta né in cielo né in terra”. Infine sulla direzione del partito (convocata per il prossimo lunedì) proprio sul tema della riforma del Senato, dice: “Servirà a Renzi per dire ‘io sono io e voi non siete nulla’. La convoca più per i renziani: vuole fargli votare che non ci sarà nessun altro governo che il suo. Mi sembra un pio desiderio. Renzi ha accentrato tutto lo scontro, tutti i poteri su di sé e questo gioco mostra la corda”

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