“Il Partito democratico litiga esclusivamente quando si tratta di elezioni e di spartizione di potere. Il dibattito al loro interno è avvilente. L’unica riforma costituzionale che servirebbe è abolire del tutto i vitalizi, dimezzare il numero dei parlamentari e magari dimezzargli anche gli stipendi”. Alessandro Di Battista interviene così nella sala stampa di Montecitorio sul tema della riforma costituzionale, il cui iter è ripreso oggi in Senato. “Con questa finta trasformazione, che sia elettivo o non elettivo, sarà sempre un’aula inutile composta da consiglieri regionali che godranno dell’immunità. Non un caso, visto che ad oggi i consigli regionali sono l’ente più corrotto e più indagato d’Italia”. Un no su tutta la linea? “Ma gli interessa questo al Paese? – replica Di Battista ai cronisti – con la disoccupazione giovanile e le imprese che chiudono? Poi sull’appello lanciato sul Fatto Quotidiano da Gustavo Zabrelsky “Fermiamo il suicidio assistito della Costituzione”, Di Battista precisa: “Intendiamoci, i primi ad esserci sollevati contro queste riforme siamo stati noi, se vi ricordate abbiamo anche preso giorni e giorni di sanzioni per la nostra opposizione dura” di Manolo Lanaro
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