Dal primo gennaio sono stati oltre 350mila migranti e rifugiati che hanno attraversato il Mediterraneo per arrivare in Europa. Sono state invece 2.643 le persone che hanno perso la vita in mare. I dati sono dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni. Secondo questi dati la maggioranza è entrata dalla Grecia, 218mila, mentre in Italia ne sono arrivati 114mila. Più di 2.100 sono giunti in Spagna e quasi cento a Malta. La maggior parte degli arrivati in Italia provengono da Eritrea, Nigeria, Somalia, Sudan e Siria. A questi si possono aggiungere le cifre fornite dal governo serbo: oltre 115mila migranti e profughi hanno attraversato lo Stato balcanico dall’inizio dell’anno, secondo quanto riferito dal ministro dell’interno Nebojsa Stefanovic.

Intanto, sempre sulla rotta mediterranea, si contano altri 4 morti, tutte donne di origine subsahariana, trovate senza vita su un gommone a 50 miglia dalla Libia. Altre 212 persone sono state invece salvate da una nave della Marina Militare. Secondo il referto medico, la morte risale a qualche ora prima dell’arrivo dei soccorsi. Il mare calmo ha semplificato il recupero degli altri profughi, tra cui ci sarebbero anche dei parenti delle 4 donne ed è stato individuato il presunto scafista.

Intanto gli arrivi in Italia non si fermano e anzi si registra il primo sbarco addirittura sulla costa abruzzese ad Ortona: tre ghanesi e due ivoriani, tutti maggiorenni, sono approdati nascosti nella stiva del posatubi Crawler, un convoglio partito dalla Costa d’Avorio, ma secondo i primi accertamenti non ci sarebbe stato un pagamento a scafisti per il viaggio. I cinque ragazzi si trovano attualmente in un centro d’accoglienza a Schiavi d’Abruzzo.

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