Il cadavere è stato trovato domenica notte sulla spiaggia, a pochi passi dal lungomare Ringo di Messina. Ad accorgersene sono state alcune persone che passeggiavano vicino al Circolo del Tennis e della Vela e che hanno subito chiamato il 118 e il 113.

La ragazza è stata identificata. Si chiamava Ilaria Boemi era di Messina, aveva 16 anni, capelli corti, rasati all’altezza delle tempie. Tre piercing sul volto: sul labbro, sul naso e sulla lingua. Addosso jeans chiari, maglietta nera e scarpe da ginnastica scure. Con sé non aveva nessun documento, per questo gli investigatori hanno impiegato alcune ore per dare un nome alla 16enne. Il referto medico parla di arresto cardiaco. Intanto la polizia sta cercando due giovani che, secondo le testimonianze di alcuni passanti, stavano passeggiando sulla spiaggia insieme alla ragazza e sono scappati una volta che l’amica si è accasciata.

A fornire questi particolari è il capo della squadra mobile di Messina Giuseppe Anzalone. Il dirigente ha spiegato che i due prima di fuggire hanno chiesto aiuto dicendo che la loro amica stava male. “Questo – spiega Anzalone – ci insospettisce molto, perché se la ragazza ha avuto un semplice malore i due sono fuggiti. Non ci sono segni di buchi sulle braccia” o di violenza, ma la ragazza “potrebbe aver assunto qualche droga o altro per via orale. Stiamo vagliando comunque tutte le ipotesi”.

Le cause della morte potranno essere chiarite soltanto dopo l’autopsia che sarà effettuata tra oggi pomeriggio e domani mattina. La procura ha aperto un’inchiesta, di cui è titolare il sostituto Stefania La Rosa. Mentre la polizia sta interrogando i genitori della ragazza dopo il riconoscimento per capire quali fossero le sue abitudini.

La zona dove è stata trovata cadavere Ilaria Boemi “era uno dei fiori all’occhiello della città, ma da anni è trascurata dalle istituzioni e per questo è spesso frequentata da malviventi o drogati”, spiega a LaPresse Santino Morabito, presidente della quinta circoscrizione. Maltenuta, nonostante sia una parte della città strategica perché “limitrofa alla spiaggia dove attraccano i traghetti che portano da Messina verso la Calabria”, ha spiegato Morabito.

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