“Emma, ritengo importantissimo che tu sia presente nei nostri lavori e nelle nostre riflessioni, perché ci manchi. E la tua presenza qui serve a me, come credo possa servire a te”. E’ l’appello rivolto da Marco Pannella a Emma Bonino, durante la sua conversazione settimanale con Massimo Bordin, su Radio Radicale. Il politico ribadisce la sua posizione, già esplicitata durante una conferenza stampa tenutasi nella stessa mattinata: l’ennesimo chiarimento sul dibattuto caso Bonino e un invito conciliante alla sua compagna di partito. “Cosa ho fatto da quando ho conosciuto l’esistenza di Emma Bonino?” – è la domanda retorica che ha posto Pannella nel corso del suo intervento mattutino a Radio Radicale – “Come ho operato? Quali responsabilità mi sono assunto e continuo ad assumere? Gelosie e timori di concorrenza? C’è quel poveretto, Angelo Panebianco… che cosa si può dire di più cretino e di più imbecille oggi? Quello che ha scritto lui, e cioè che nel Partito Radicale c’è Emma, che rappresenta la parte laica, e poi ci sono io, che incarno la setta”. E ha spiegato: “Io a 86 anni partecipo a tutte le riunioni e non manco mai, perché ritengo il partito, dal punto di vista organizzativo, come un ordine monacale con le sue norme conventuali: alla stessa ora ci si vede, si magna, si beve, si prega, magari ci si sveglia pure insieme. Ed è questo il partito radicale per come lo concepiamo e l’abbiamo concepito. E io ho cercato di ricordarlo a Emma come un qualcosa che può aiutare lei e anche me a vivere le difficoltà del presente”. Poi si è rivolto all’ex ministro degli Esteri: “Voglio dire a Emma: guarda, per noi è prezioso il fatto che praticamente e materialmente a tutte le ore, di notte e di giorno, le vivo con la comunità, perché questo mi alimenta, mi anima. E quindi, dico: anche tu tienilo presente. Dobbiamo fare il possibile perché anche tu possa usufruire e gioire di quello che io mi applico a vivere per me, per te, per tutti quanti”. Nel pomeriggio, Pannella riafferma le proprie parole a Bordin: “Io vengo a tutte le riunioni, perché lo ritengo importante e prezioso, anche se sarà una rottura di coglioni. Quindi, mi auguro che Emma scelga di dedicare una parte importante del suo tempo alla riflessione comune, perché non la vediamo quasi mai. E questo nuoce a noi e anche a Emma”
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