“Dei 48 miliardi di euro di tagli delle tasse promessi dal premier Renzi entro tre anni, una parte sia destinata a un pacchetto di proposte che riguardano il trattamento fiscale delle famiglie, misure di sostegno alla natalità per la conciliazione tra lavoro e vita familiare e agevolazioni per l’accesso alla locazione da parte delle giovani coppie e trattamento fiscale dell’abitazione principale”. Questo è il Family Act di Area Popolare (Nuovo Centrodestra e Udc) che, sulla falsariga del Jobs Act, mette insieme una serie di proposte di sostegno e aiuti fiscali alle famiglie. Costo a regime, cioè nel 2018, 7,6 miliardi di euro. La proposta di legge è stata presentata oggi alla Camera dal ministro Angelino Alfano e dai capigruppo di Camera e Senato di Ap, Maurizio Lupi e Renato Schifani. La conferenza stampa è stata anche l’occasione per ribadire la netta contrarietà dell’alleato di governo del Pd alla disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili, slittata a settembre e che invece sarebbe dovuto approdare in Aula prima della pausa estiva. Il capogruppo Ap, Maurizio Lupi, con un po’ d’imbarazzo parla delle coppie dello stesso sesso e specifica i paletti per arrivare a una legge condivisa: “Il nuovo istituto non può essere paragonato alla famiglia tradizionale: no alle adozioni e no alla reversibilità della pensione. Questa legge – prosegue – non è priorità. Serve un articolo che chiarisca bene, come la maggioranza degli italiani vuole che la famiglia è una cosa, le unioni civili sono un’altra cosa e che in queste vadano dati diritti individuali”
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