Il corto circuito trash-pop della politica italiana ha raggiunto una nuova vetta inesplorata: giovedì sera, infatti, il senatore Antonio Razzi, noto più per la parodia che ne fa Maurizio Crozza che per le sue gesta politica, è stato ospite del Gay Village di Roma, invitato da Vladimir Luxuria.

Razzi si è lanciato in danze sfrenate con il cast artistico del Village, esibendosi anche come cantante nella sua hit “Famme cantà“. Una delle performance più trash della storia, che ha solo un risvolto positivo: le finalità benefiche di Razzi, che donerà i proventi della sua “canzone” a un ragazzo di Pescara, rimasto paralizzato dopo un incidente sul lavoro e che dovrà subire un costoso intervento a Zurigo.

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