Attualità

Parallelo Italia, il pubblico protesta in diretta e Riotta si infuria. Malika Ayane lascia il palco ma poi smorza i toni (VIDEO)

Tensione e contestazioni durante la diretta del talk show di RaiTre. Precari e comitato per il reddito minimo garantito hanno provato a interrompere la trasmissione, provocando le ire del conduttore. Gennaro Migliore il più contestato, la cantante spiega su Facebook i motivi del suo abbandono

di Domenico Naso

Serata ad alta tensione, quella di ieri sera a Napoli. Da piazza Municipio, si stava svolgendo la diretta di “Parallelo Italia”, il talk show estivo condotto da Gianni Riotta su RaiTre. La puntata, che vedeva come ospiti Gennaro Migliore, Stefano Feltri, Stefania Prestigiacomo e Carla Cantone, era iniziata nel peggiore dei modi, con un tentativo di irruzione sul palco, bloccato solo grazie all’intervento tempestivo della sicurezza. Si trattava, a quanto pare, di uno dei tanti manifestanti che nel corso di tutta la diretta hanno protestato rumorosamente contro il precariato e per chiedere il reddito minimo garantito.

[brightcove]4367134612001[/brightcove]

Mentre la trasmissione andava faticosamente avanti, a pochi metri dal palco per tutta la serata è andata avanti una sorta di manifestazione, con cori e ripetuti tentativi di interrompere il programma. Poi, sul finale, l’episodio che più degli altri ha segnato la serata: l’esibizione interrotta di Malika Ayane, che ha abbandonato il palco dopo che una bottiglietta era stata lanciata da uno dei manifestanti. Ed è stato proprio in quel momento che Gianni Riotta, in maniche di camicia d’ordinanza, si è scagliato contro chi protestava e contro chi controllava la situazione (cioè le forze dell’ordine): “Non siete riusciti a difendere i miei ospiti! Sono stati presi a bottigliate!”.

Il Johnny Furioso, tornato sul palco in diretta, ha difeso Malika Ayane: “Non meritava questo. Dovevate prendere me a bottigliate. È una grande viltà prendersela con chi è venuto qui generosamente per portare arte nella città di Napoli”. In effetti la palma poco invidiabile di più contestato del programma è andata a Gennaro Migliore (ex Sel e oggi renzianissimo esponente del Pd). Intanto, arrivano maggiori dettagli sui motivi della protesta: in piazza c’erano operai Fiat e il comitato campano per il reddito garantito. E dai movimenti partenopei arriva una sorta di rivendicazione della contestazione: “Una trasmissione Rai a Napoli sulle politiche di austerità senza coinvolgere i soggetti per i quali l’austerità non è una lacrima da versare in qualche conferenza stampa ma una condizione quotidiana. Una trasmissione che ha bisogno della celere per tenere fuori i lavoratori licenziati, disoccupati, studenti e precari”.

Ma mentre Gianni Riotta, molto attivo sui social network, dalla tarda serata di martedì continua a cinguettare su Twitter, prendendosela con chi ha contestato il programma e ha costretto Malika Ayane a lasciare il palco, è proprio la cantante a smorzare i toni della questione su Facebook con un lungo post che ricapitola la vicenda: “Nessuno mi ha preso a bottigliate come ho letto in giro, – scrive Malika – ho visto una bottiglia di plastica sfiorare Brando e ho visto contestatori e polizia correre, il pubblico dentro la transenna attonito e spaventato, quando ho percepito un clima teso e surreale mi sembrava di estremo cattivo gusto rimanere sul palco a favore di camera. Nessuna indignazione, mi sentivo solo un filo fuori luogo. Se fossi rimasta lì a finire di fare il mio lavoro, forse non se ne sarebbe accorto nessuno”.

#Napoli questa mattina ha una luce meravigliosa, un peccato lasciarla. Approfitto però della strada verso l’aeroporto…

Posted by Malika Ayane on Mercoledì 22 luglio 2015

Parallelo Italia, il pubblico protesta in diretta e Riotta si infuria. Malika Ayane lascia il palco ma poi smorza i toni (VIDEO)
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione