Domenica 19 luglio i genitori ne avevano denunciato la scomparsa. Un giorno dopo il corpo di Ismaele Lulli, 17 anni, è stato trovato con un profondo taglio alla gola in un dirupo nei pressi di una chiesa in località San Martino in Selva Nera, frazione di Sant’Angelo in Vado, in provincia di Pesaro. Stando alle tracce di sangue ritrovate, pare che quello che a tutti gli effetti sembra un omicidio sia avvenuto altrove.

Del 17enne non si avevano notizie da ieri pomeriggio, quando alla madre e alla fidanzata era arrivato un sms dal suo cellulare in cui il ragazzino diceva di voler cambiare vita e andare a Milano e chiedeva di non essere cercato. La madre, che si trovava al mare, visto l’sms ha provato a chiamarlo senza esito e quindi si è recata in caserma a Pesaro per sporgere denuncia.

La svolta alle 12 di questa mattina, quando un passante ha visto i piedi del 17enne spuntare tra le rocce e gli arbusti in un poggio nella campagna di San Martino in Selva Nera, e ha chiamato i carabinieri. Il cadavere, pieno di sangue, anche in volto, era vicino a una chiesa ma in una zona impervia, un quadrato dieci metri per dieci vicino a una parete rocciosa dove c’è una croce in ferro circondata da cipressi, e per recuperarlo sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco.

Vicino al corpo non sono stati trovati oggetti che potrebbero costituire l’arma del delitto, ma sul fatto che si tratti di un omicidio ci sono pochi dubbi. Le ricerche continueranno comunque anche nella giornata di domani, mentre altri riscontri si attendono dall’autopsia che sarà fatta, sempre domani, ad Ancona. A coordinare le indagini, condotte dagli uomini del colonnello Antonio Sommese, del comando provinciale di Pesaro, il sostituto procuratore di Urbino Irene Lilliu.

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