L’espressione “fai da te” (“do it yourself”, per gli anglofili) ci fa pensare a legno, pennelli, vernici, pesanti attrezzi e milioni di tutorial da guardare sul web, o in tv, per costruire, riparare, abbellire, riadattare cose. Spesa minima, un po’ di creatività, tanta pazienza e uno spazio che puzza sempre di mordente per il legno. Ma riuscite a immaginare una produzione di corti di animazione, pluri-premiati e passati in tv sulla rete nazionale (viva i canali tematici!), realizzati con la stessa filosofia, ovvero a costo quasi zero e con la puzza di colla?

E riuscite a immaginare laboratori scolastici di Media Education dove si riduce al minimo l’uso della tecnologia e si fanno venire fuori tutta la fantasia e la creatività di cui i ragazzi sono capaci?
Tiziano Squillace e Giovanna Pignataro non solo hanno immaginato tutto questo, ma sono riusciti anche a realizzarlo. Artista e illustratore lui, scrittrice lei (con un cognome d’artista), sono i fondatori de ‘La Casa dei Conigli’, minuscola casa di produzione campana che ha una semplice quanto efficace filosofia di lavoro: tutto si ricicla e nulla si butta, soprattutto le idee. Tutta l’attività è all’insegna della manualità e della creatività: non tutto può essere sostituito dalla tecnologia e soprattutto non deve esserlo ciò che si può ancora fare con le mani; da qui la scelta consapevole di usare mezzi non professionali, mantenere un’estetica dei prodotti “lo-fi”, auto-prodursi tutto ciò che serve (fantastici gli arredi o i personaggi che animano alcuni video, realizzati con stoffe o attrezzi da cucina), far cantare i bambini anche se stonati.

I loro video sono per bambini, raccontano storie per bambini e sembrano fatti da bambini. Le tecniche semplici che lasciano molto alla casualità e il loro approccio, che contempla l’errore come elemento estetico, suggeriscono che un video simile può farlo anche un bambino. Questo li ha portati a realizzare laboratori nelle scuole nei quali le vecchie tecniche di animazione (stop-motion, rotoscopia, ombre cinesi, non il 3D perché escluderebbe i più piccoli dal processo creativo) permettono ai bambini di inventare e raccontare storie e di partecipare attivamente alla realizzazione del video preparando scenografie, personaggi, disegni e di essere loro stessi davanti alla fotocamera qualora serva.

Poi, una foto dietro l’altra, la storia prende forma. Ad oggi i premi non si contano: ‘Minuti Montati’, serie selezionata per la Digital Library al Festival Cartoons on the Bay, andata in onda prima su Rai Tre poi su Rai YoYo; ‘Facciamo luce!‘, realizzata in stop-motion rivisitando il teatro delle ombre, vincitrice del Premio Alta Qualità per l’Infanzia Il Grillo 2009, unica serie italiana selezionata al Festival Internazionale del Cinema d’Animazione di Annecy 2010 e anche acquistata dalla ‘Villette’ di Parigi per la trasmissione nel suo circuito interno.

E’ una Media Education che ci piace e consigliamo perché ragiona sui linguaggi e sui messaggi e riesce a superare quella malsana corsa al “maggior numero di pixel” e alla “migliore nitidezza delle immagini” che, invece, genera un rapporto passivo con la tecnologia.

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