I miliziani dello Stato Islamico (Isis) hanno colpito un’unità della Marina da guerra egiziana davanti alle coste del Nord Sinai. Si è trattato di un attacco con un missile terra-nave lanciato da circa un miglio di distanza contro una nave per il trasporto truppe. Ed è la prima volta che avviene un’operazione via mare. Già in passato gruppi islamici avevano tentato di attaccare – o di abbordare – navi militari egiziane, ma senza successo. E’ stato proprio l’Isis a rivendicare l’azione, diffondendo le immagini del lancio e dell’impatto. Attacco che segue di qualche giorno quello al consolato italiano al Cairo. Con un comunicato diffuso su Twitter, il gruppo ha parlato di “un’operazione benedetta permessa da Dio“, e ha annunciato “l’uccisione dell’equipaggio”. La notizia di un attacco a un’imbarcazione dalla guardia costiera, poi andata a fuoco, era stata data in precedenza dal portavoce militare egiziano, Muhammad Samir, secondo il quale, tuttavia, “non vi sono state perdite umane”. “I mujhaheddin – ha annunciato il gruppo affiliato all’Is – hanno preso di mira una nave della marina militare dell’esercito degli apostati egiziani nel Mediterraneo, a nord di Rafah”. “L’attacco è stato eseguito con un missile – si legge ancora – che ha causato la distruzione della nave e l’uccisione dell’equipaggio

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