“Muro: protezione o divisione?“. Questo il titolo del convegno organizzato per giovedì 9 luglio a palazzo Pirelli – sede del consiglio regionale lombardo – da Fuxia People e dalla consigliera regionale Maria Teresa Baldini. Un convegno anticipato da un video che mette in mostra, enfatizzandoli con una colonna sonora, muri antichi e moderni in una carrellata storica che si chiude con le immagini della stazione centrale di Milano, ripresa nei giorni critici dell’emergenza profughi. L’interrogativo proposto nel titolo dell’evento (protezione o divisione?) appare dunque un espediente retorico che offre una risposta già a partire dall’elenco dei relatori: il leader di Forza Nuova Roberto Fiore e il sindaco ungherese di Ásotthalom László Toroczkai, ideatore e promotore del muro che il governo ungherese si appresta a realizzare per frenare l’immigrazione clandestina lungo il confine con la Serbia. Ci sarà anche Gao Shuai, un esperto di archeologia e storia dell’arte cinese, che parlerà della costruzione della Grande muraglia, “nata per bloccare i Mongoli e divenuta monumento dell’umanità”. Insomma, costruire un muro oggi potrebbe regalarci un monumento domani. “Si parla di muri in ogni periodo storico, e in ogni epoca la visione di queste barriere artificiali cambia a seconda del contesto, oggi riflettiamo sul contesto europeo che continua a far discutere e a modificare le valutazioni sociali e politiche – sottolinea la consigliera regionale Baldini annunciando l’evento. L’iniziativa ha scatenato le polemiche dell’opposizione, che ha chiesto al governatore Roberto Maroni di intervenire. Ma il presidente ha risposto al capogruppo del Pd al Pirellone, Enrico Brambilla, parlando di “polemiche sciocche”: “La Regione è la casa dello sviluppo, dell’innovazione e del benessere, il resto sono cose di cui si occupano quelli un po’ snob che fanno parte di un giro totalmente autoreferenziale” di Alessandro Madron
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