“Laura Boldrini? Questa fa un mestiere che non è capace di fare. E’ una imbecille, nel senso latino di ‘sine basculo’, cioè ‘senza bastone’. E’ priva di riferimenti culturali”. E’ un fiume in piena il deputato di Conservatori e Riformisti, Maurizio Bianconi, ospite di “Ecg Regione Lazio”, su Radio Cusano Campus. Il parlamentare racconta il rovente scontro che lo ha reso protagonista la settimana scorsa contro Laura Boldrini, polemica conclusasi con la sua espulsione dall’Aula. “Lei aveva tolto il diritto di parola a Daniele Capezzone, così sono intervenuto per spiegarle il disguido. Io avevo la sensazione che mi pigliasse per il culo. Invece i miei colleghi m’hanno detto che proprio non aveva capito un cazzo. La Boldrini aveva dato la colpa ai commessi. A parte che la colpa ai dipendenti non si dà mai, poteva chiedere scusa, non se ne parlava più e faceva parlare Capezzone, che doveva discutere dei suoi emendamenti”. Bianconi racconta nei dettagli la vicenda: “Mi sono sentito preso in giro e non ci ho visto più, dandole della ‘scorretta’. L’ho berciata parecchio, lei mi ha intimato di stare zitto, io ho continuato a parlare perché tutti dovevano sapere chi era questa qui e poi mi ha espulso dall’Aula. Ma io se potevo, la pigliavo e la portavo fuori. Questa non è in grado di fare il suo lavoro, che è difficilissimo. Non è un lavoro per una improvvisata senza cultura come è questa”. Il deputato poi imita il presidente della Camera e rincara: “Lei è veramente il peggio del peggio. Ma anche la sinistra lo pensa. E’ una portatrice di gaffe permanenti. Vuole essere chiamata ‘signora presidente’. Il Signore sta solo nel cielo. Io faccio l’avvocato e mai chiamo un magistrato ‘signor giudice’, ma semplicemente ‘giudice’. Nei rapporti professionali” – continua – “‘signori’ non ci sono. Di lei in privato non credo che nessuno ne parli bene, neppure il cugino, se ce l’ha. E’ il massimo dell’incompetenza e dell’imbarazzo. Con lei ho chiuso, io non la saluterò più. E’ un’ignorante e maleducata. In un dilettantismo generale nella classe politica abbiamo avuto la scalogna di avere un presidente della Camera così. Un qualsiasi altro presidente di sinistra sarebbe andato molto meglio, da Giachetti a Migliore a Sannicandro. Questa non ha neanche contezza di dov’è”. E chiosa: “Chi disprezza compra? No, quella è inacquistabile” di Gisella Ruccia

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