Alla vigilia della lunga festa di San Firmino a Pamplona, che si apre il 6 luglio con il lancio txupinazo (una sorta di razzo) dal balcone del consiglio comunale e si chiude il 14, alcune decine di animalisti hanno inscenato un flashmob contro l’encierro, la tradizionale corsa dei tori per le vie del centro che ogni anno richiama nella città navarra migliaia di turisti. Dal 7 al 14 luglio, ogni giorno gli ottocento metri che portano dal centro città alla Plaza de Toros saranno teatro di uno degli eventi folkloristico-religiosi più discussi del pianeta, che aveva affascinato persino Ernest Hemingway. Particolarmente atteso, quest’anno, l’ultimo encierro del 14 luglio, visto che vedrà come protagonisti i temutissimi tori Miura.
La protesta, che ha visto gli attivisti seminudi, ammassati l’uno sull’altro e completamente dipinti di rosso, è stata organizzata dalla Peta (People for the Ethical Treatment of Animals) una delle associazioni animaliste più note al mondo, che in passato ha potuto contare sul supporto di molte star di Hollywood (da Paul McCartney a Natalie Portman, da Charlize Theron a Gwyneth Paltrow).
Nel corso degli anni non sono mancate le vittime, incornati dai tori o calpestati dalla folla, e nel primo encierro dell’edizione 2014 c’erano stati cinque feriti (un incornato e quattro fratturati e contusi). Ma almeno loro partecipano volontariamente alla corsa. Molto diversa, purtroppo per loro, è la situazione per gli incolpevoli animali.

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