L’ultima “Luna blu” l’avevamo vista ad agosto 2012 e per la prossima bisognerà attendere gennaio 2018. La “Blue Moon“, però, ha poco a che vedere con la colorazione della superficie lunare, bensì è un particolare fenomeno che prevede due notti di luna piena in un mese. Dopo ieri, il prossimo plenilunio lo vedremo il 31 luglio.

Come spiega Paolo Volpini dell’Unione astrofili italiani (Uai) all’Ansa “si tratta di un fenomeno legato esclusivamente al calendario e non alla fisica. Il ciclo lunare dura 29,5 giorni, e quindi a volte può capitare che se si ha la luna piena l’1 o il 2 del mese, se ne abbia un’altra alla fine”. Un fenomeno che si verifica in media ogni due anni e mezzo.

Durante il plenilunio l’emisfero lunare, rivolto verso la Terra, è completamente illuminato dal Sole. Dal punto di vista geometrico quindi la Luna, rispetto alla Terra, è in posizione opposta rispetto al Sole.

La Luna rosa era il modo in cui si chiamava il plenilunio di aprile, perché tra i primi a sbocciare ci sono dei fiori rosa selvatici, mentre la Strawberry Moon o Luna delle fragole, è la luna piena di giugno perché in quel periodo si ha la stagione di raccolta delle fragole. Nulla dunque a che vedere con lune dalle colorazioni particolari.

“Se qualcuno vede la luna di colori diversi – conclude Volpini – è per le differenti condizioni climatiche che possono esserci, come ad esempio una maggiore o minore umidità”.

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