Centinaia di persone sono scese in piazza a Yerevan, la capitale armena. A innescare la protesta è l’annuncio dei rincari sulle bollette elettriche del 40%, dopo che le tariffe notturne sono già salite del 50%. Dopo aver cercato di sfollare la piazza con gli idranti, ai quali i manifestanti hanno risposto rimanendo fermi al loro posto e alzando il dito medio, la polizia ha arrestato 237 persone. Lo scontro è avvenuto in seguito alla decisione dei manifestanti di marciare verso i palazzi del governo. Una volta bloccati hanno improvvisato un sit-in al quale hanno preso parte circa 300 persone. Tre manifestanti sono finiti in ospedale e 11 poliziotti sarebbero rimasti feriti. Il presidente armeno Serzh Sarkisyan ha dichiarato di essere disponibile ad incontrare una loro rappresentanza, mentre l’opposizione ha deciso di uscire dal parlamento in segno di protesta per la repressione dei manifestanti nel centro di Yeravan. La protesta dei cittadini è iniziata lo scorso 17 giugno, alla notizia degli aumenti in arrivo sulla bolletta elettrica. Secondo la legge armena, alcuni degli arrestati rischiano fino a due anni di carcere per le proteste organizzate

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