Terza prova di maturità senza troppo panico per i ragazzi che lunedì affronteranno il “quizzone”. In teoria le materie sulle quali verterà lo scritto dovrebbero essere segrete ma due studenti su cinque ammettono di saperle già. A facilitare la vita ai ragazzi sarebbero proprio i loro professori membri delle commissioni d’esame che ieri hanno deciso su quali e quante materie (fino a cinque come ha ricordato il Miur in una circolare nei giorni scorsi) verterà la prova.

Il dato arriva da Skuola.net che sta seguendo ora per ora l’evolversi della situazione dell’esame di Stato 2015: secondo un’indagine del portale su mille studenti il 40% sa già quali saranno le materie della terza prova e di questi il 20% sa persino gli argomenti dei quesiti.

Dall’altro canto la terza prova è la più temuta dagli studenti: la maggior parte dei ragazzi (il 36%) non riesce a capire perché le materie devono restare un mistero costringendoli a studiare inutilmente ogni disciplina. Il 21%, pur approvando il quizzone, ridurrebbe il numero di materie oggetto dello scritto, dal momento che per testare le conoscenze dei ragazzi c’è già il colloquio orale. C’è anche chi (l’8%) desidererebbe una prova a carattere nazionale tipo test Invalsi per evitare ogni discrezionalità delle commissioni.

Finora questa tappa della maturità è stata troppo caotica e vasta: varia, infatti, a seconda delle varie classi di maturandi perché dipende interamente ed esclusivamente dal consiglio di classe che è comunque tenuto a redigere un documento ad hoc entro il 15 maggio. Le domande possono essere formulate come trattazione sintetica di argomenti; quesiti a risposta singola o multipla; problemi scientifici a soluzione rapida; casi pratici e professionali; sviluppo di progetti.

Se l’indirizzo di studi prevede l’insegnamento di più di una lingua straniera e una di queste è già stata oggetto della seconda prova, la terza tappa d’esame deve prevedere domande sull’altra lingua.

Ai maturandi non resta che fare affidamento sulla benevolenza delle commissioni: secondo il sondaggio di Skuola.net i professori sono disposti a chiudere un occhio in caso di copiatura. Quasi il 60% considera il controllo degli insegnanti presente ma piuttosto blando. Secondo l’8% manca completamente. Intanto in queste ore nessuno dei ragazzi sembra essere andato in vacanza. Tra oggi e domani, i 489.962 maturandi (472.000 interni e 17.962 esterni), si getteranno sui libri nonostante le giornate di sole. Se circa due ragazzi su cinque si divideranno tra ripasso e riposo, solo il 6% chiuderà la cartella per svagarsi prima della terza prova. In molti, soprattutto al Sud, sembra che non potranno fare a meno di passare qualche ora in spiaggia con gli amici. D’altro canto il tempo, tra un esame e l’altro, è considerato troppo breve: una buona percentuale, uno su quattro, vorrebbe una pausa più lunga. Forse per poter studiare ancora un po’, per dedicarsi maggiormente alle materie nelle quali si sente più debole o per fare qualche lezione privata in più al fine di sentirsi più sicuro. Lunedì l’appuntamento è alle 8.30. In viale Trastevere seguiranno l’evoluzione ora per ora. Finita la terza prova, sarà poi tempo degli orali secondo il calendario fissato da ciascuna commissione d’esame.

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