La volante del commissariato Quarto Oggiaro è di pattuglia in via Salvator Rosa. Siamo a Milano, periferia nord. Sono le 23 e 30 di martedì 16 giugno. L’odore di marijuana che esce dall’appartamento al piano terra al civico 20 è forte, arriva fino in strada. Gli agenti si fermano. Suonano. Davanti a loro si presenta un ragazzo. E’ confuso, “in condizioni pessime”. “Ma come, non mi riconoscete? Sono il rapper Noyz Narcos“.

I poliziotti sorvolano e chiedono di entrare in casa dove il volume della tv è assordante. Emanuele Frasca non fa storie, anche se immagina come andrà a finire. Perché sul tavolino in salotto c’è abbastanza droga per finire nei guai. E alla fine della perquisizione ne viene trovata abbastanza per far scattare l’arresto: quaranta grammi tra hashish e marijuana, un bilancino di precisione, duecento euro in contanti. Poca roba, ma a pesare ci sono i precedenti del rapper. Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, questa l’accusa. Processo per direttissima, udienza fissata per il prossimo 21 settembre.

Nel frattempo il Tribunale ha ordinato l’immediata liberazione. Il cantante nell’interrogatorio davanti al pm Francesca Celle – spiega il legale Niccolò Vecchioni – ha detto che la droga “era per uso personale“. E le “sostanze erano suddivise in diverse bustine” perché di “diversa qualità”, precisando “che alcuni degli involucri sequestrati contenevano minimi residui di sostanza precedentemente consumata”.

Nel corso dell’udienza di convalida – si legge ancora nella nota del difendore – “il pm ha riqualificato l’originaria imputazione ritenendo che la condotta contestata integrasse gli estremi del ‘fatto di lieve entità‘”. Va meglio all’agente del cantante 36enne romano, che con lui condivide in affitto l’appartamento di via Salvator Rosa. Andrea C., 38 anni originario di Bari, arriva pochi minuti dopo la visita della polizia e viene indagato a piede libero.

Non è la prima volta che il rapper membro dei Truce Boys (a loro volta appartenenti alla crew Truce Klan) viene pizzicato per questioni di droga. Nel settembre 2009 venne denunciato a Roma durante l’operazione “La calda notte“, che aveva lo stesso nome di un suo disco. L’indagine smantellò un giro di spaccio nei locali di Testaccio e San Lorenzo, luoghi simbolo della scena rap romana.

Noyz Narcos, cresciuto nel quartiere Centocelle, è uno degli artisti più amati nell’universo hip hop. Alle spalle ha molte collaborazioni con alcuni mostri sacri del rap italiano come Club Dogo, Marracash e Fabri Fibra e nei giorni scorsi è uscito il suo nuovo album, Localz OnlyNei suoi testi racconta storie di vita di strada e non nasconde il suo “odio” per “la chiesa, lo stato e la polizia”, come in “Ogni volta“. Ma quando gli agenti hanno bussato alla sua porta “ha avuto un atteggiamento molto collaborativo”, racconta il dirigente del commissariato di Quarto Oggiaro Antonio D’Urso.

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