Il vicesindaco del Comune di Napoli, Tommaso Sodano, ha annunciato le sue dimissioni in una conferenza stampa a Palazzo San Giacomo. “Ho trovato politicamente inopportuna la costituzione di parte civile nel processo in cui sono imputato” ha detto Sodano. Il politico si è detto certo di riuscire a dimostrare la propria estraneità, ma “è una ferita aperta”, ha rimarcato. “Sono andato avanti – ha spiegato – perché c’erano scadenze importanti come l’approvazione del piano energetico”.

Le voci di un addio del vice di Luigi De Magistris, in giunta dal giugno 2011, circolavano da giorni. Sodano, fra l’altro, aveva sostituito il primo cittadino durante il periodo di sospensione per effetto della legge Severino, scattata per una condanna in primo grado per abuso d’ufficio legata al ruolo di pm di De Magistris nell’inchiesta Why Not. “Non avrei pensato di terminare il mio incarico prima della fine della consiliatura – ha detto Sodano – ma lo faccio per una scelta personale e ringrazio il sindaco de Magistris per l’esperienza”.

Anche Sodano, esperto di tematiche ambientali e di gestione dei rifiuti, ex senatore di Rifondazione comunista, era stato rinviato a giudizio lo scorso gennaio insieme all’ex assessore allo Sport Pina Tommasielli per una consulenza, con l’accusa di falso e abuso di ufficio. Da qui la costituzione di parte civile del Comune e la rottur fra due protagonisto della “rivoluzione arancione”.

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