La battaglia contro l’inceneritore di Parma per il sindaco Federico Pizzarotti non è ancora finita e per la prima volta forse anche il Pd scenderà in piazza a fianco dell’amministrazione Cinque stelle. Il primo cittadino ha chiamato a raccolta tutta la città, “senza distinzioni politiche”, per una grande manifestazione che si terrà l’11 luglio per le strade del centro storico. Titolo dell’iniziativa è “Nessun dorma” e questa volta nel mirino non c’è soltanto la multiutiliy Iren, ma anche il decreto Sblocca Italia, che darebbe la possibilità al forno di Ugozzolo entrato in azione nell’agosto 2013 di bruciare rifiuti anche da fuori provincia e perfino da fuori Regione.

Ad accendere la miccia sul tema è stata proprio la società che gestisce l’impianto, che a maggio ha avanzato la richiesta alla Provincia di poter aumentare la capacità di smaltimento da 130mila a 195mila tonnellate di immondizia, facendo arrivare anche il residuo dai territori oltre i confini del parmense, a differenza di quanto consente l’autorizzazione vigente che prevede la combustione solo dei rifiuti del parmense.

E Pizzarotti, che già aveva incassato la sconfitta della messa in funzione dell’impianto, ma che in questi due anni e mezzo di amministrazione è riuscito ad aumentare la raccolta differenziata al 70 per cento proprio con l’obiettivo di conferire sempre meno materiale al forno, è subito sceso in campo per opporsi alla possibilità.
“La richiesta di Iren è inaccettabile e conferma il fatto che il loro piano economico non sta in piedi e che la differenziata sta mettendo in difficoltà l’impianto, in cui funziona solo una linea su due – ha spiegato il sindaco – Bruciare i rifiuti da fuori provincia, senza rispettare i patti che erano stati presi al tempo, sarebbe uno schiaffo per la città, soprattutto visto il percorso virtuoso che stiamo portando avanti in tema di rifiuti”.

Per questo Pizzarotti ha rivolto l’appello a tutti, per una “manifestazione senza bandiere, il più possibile nel segno dell’unità”. Ancora non è noto se al corteo parteciperanno anche rappresentanti nazionali del Movimento, quello che è certo è che al fianco dei Cinque stelle potrebbe esserci anche il Pd. Il partito, che insieme all’ex amministrazione di centrodestra in passato aveva spianato la strada all’inceneritore, ha preso una posizione storica contro il potenziamento dell’impianto, accolta con favore dai Cinque stelle e anche dal Comitato gestione corretta rifiuti. Con una mozione la direzione provinciale ha invitato i sindaci a mobilitarsi, con un appello al presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini “di attivarsi affinché lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani provenienti al di fuori del territorio regionale sia consentito solo in via transitoria e per fare fronte a conclamate situazioni di emergenza garantendo in ogni caso che non vi siano impatti sulla qualità dell’aria”.

La questione ora passerà anche dall’assemblea dei sindaci in Provincia e in consiglio comunale, “per dare – si augura Pizzarotti – un segnale politico forte”. L’ultima parola spetterà alla Provincia, che potrebbe opporsi alla richiesta di Iren, ma a quel punto potrebbe essere la Regione a dare il via libera all’arrivo dei rifiuti da fuori. Per questo, conclude il sindaco, “questa è una chiamata istituzionale a tutti. Il nostro obiettivo si può raggiungere solo rimanendo uniti e coesi”.

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