Cultura

Il Bolshoi Ballett di Mosca torna nei cinema italiani, in digitale

Andare a vedere uno spettacolo di balletto nel leggendario Teatro Bolshoi può sembrare troppo oneroso? La stagione 2015/2016 si può ammirare nelle sale cinematografiche, in alta definizione: dal Don Chisciotte di Leon Minkus a La bisbetica domata, un’esclusiva del Bolshoi con le coreografie riadattate dal coreografo francese Jean-Christophe Maillot

di Francesco Di Brigida

Il palcoscenico più importante di Mosca aprì per la prima volta il suo sipario nel 1780 sotto il nome di Teatro Petrovskij. Soltanto dopo l’incendio del 1805, i successivi restauri ad opera anche dell’architetto italiano Giuseppe Bove, e infine l’intervento di Lenin che ne stravolse il nome divenne Teatro Bolshoi: una tradizione operistica e teatrale alla base della cultura sovietica, poi russa. E un’accademia di danza che continua a brillare nel panorama mondiale grazie a numerose Etoiles.

Da qualche anno Nexo Digital propone nei cinema italiani eventi live come teatro internazionale, opera e balletto. Tutto in formato ad alta definizione. Da ottobre fino all’aprile 2016 la nuova stagione della Nexo proporrà sette spettacoli, tre registrati e quattro in diretta del Balletto del Bolshoi. Nella scorsa stagione le sale che hanno proiettato gli spettacoli in cartellone fino allo scorso aprile hanno avuto un totale di 25.000 presenze, incassando complessivamente 280.000 euro. Ma sono dati che riguardano solo l’Italia, perché l’intero circuito abbraccia più di 50 paesi nel mondo per oltre 1200 schermi.

Gli appuntamenti cinematografici del Bolshoi sono concepiti come eventi unici che nelle sale dotate delle migliori tecnologie digitali aprono parentesi di grande danza. L’altissima qualità audio e video del 2k immerge lo spettatore in un’esperienza da bucare quasi lo schermo. Passi come grand jeté, en l’air e pirouette eseguite dai primi ballerini e dal corpo di ballo vengono offerti in vicinanza e definizione tali da produrre sensazioni di compresenza emotiva che vanno ben oltre i confini della poltroncina. Durante la stagione da poco conclusa sono state proiettate tra le opere Il Lago dei Cigni, Romeo e Giulietta e La Figlia del Faraone.

Quelle in programma quest’anno abbracciano anche mise en scene molto moderne come il Don Chisciotte di Leon Minkus: coreografie originali, ma set e costumi completamente rinnovati. La versione de La signora delle camelie della stagione 2015/’16 (musicata da Chopin) invece si è lasciata già incoronare dal Financial Times: “Questo balletto ricco di personalità ha trovato una compagnia di ballo all’altezza delle sue sfide”. Poi c’è Lo schiaccianoci unica opera che a ripetersi dal cartellone della scorsa stagione, ma a guidare il corpo di ballo del Bolshoi stavolta saranno gli Etoiles Denis Rodkin e Anna Nikulina. Lo Spartacus coreografato da Grigorivich andrà in scena a marzo, mentre ad aprire la stagione l’11 ottobre sarà Giselle, storia d’amore, tradimento e vendetta, e una delle opere è più antiche del repertorio classico. Completaranno il programma Jewels, con le musiche di Faurè, Stravinsky, Tchaikovsky, e La bisbetica domata, un’esclusiva del Bolshoi con le coreografie riadattate dal coreografo francese Jean-Christophe Maillot.

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