“Alle continue provocazioni di Matteo Salvini di solito non reagisco. Lui ha voluto fare di Elsa Fornero un ‘capro espiatorio’ e considero che la ricerca di ‘capi espiatori’ sia un atteggiamento molto vigliacco, tendenzialmente fascista. Siamo su piani diversi. Lui preferisce rimestare nel torbido sempre, io preferisco mantenere qualche sogno per il mio Paese”. Così l’ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ai microfoni di America24, su Radio24, commenta gli attacchi del leader della Lega. Poi si sofferma sulla sentenza della Consulta che ha dichiarato incostituzionale il blocco delle indicizzazioni introdotto dal governo Monti, non risparmiando critiche alla Corte Costituzionale: “Innanzitutto, il blocco dell’indicizzazione non faceva parte della riforma delle pensioni, che è una riforma strutturale. La decisione della Corte Costituzionale è sorprendente. La Corte non ha considerato a sufficienza le circostanze di eccezionale gravità nelle quali si trovava l’economia italiana. Certo, se la Corte Costituzionale ha interpretato il senso profondo di giustizia che c’è nella nostra Costituzione, verrebbe da dire che la nostra Costituzione non protegge le generazioni giovani e future, su cui la cancellazione di quel provvedimento finirebbe per gravare“. E sottolinea: “Il governo Renzi ha agito bene, con immediatezza e senza aspettare. E inoltre, evitando il rimborso ai pensionati in misura integrale, ha sostanzialmente confermato la misura. Il dibattito sulle riduzioni delle pensioni?” – continua, criticando duramente ‘i privilegiati’ – “Non è una storia molto edificante, si sta mostrando un insufficiente senso di solidarietà. Qui stiamo parlando di associazioni di manager di impresa i quali avevano una loro gestione previdenziale, pubblica obbligatoria, comparativamente generosa e molto deficitaria dal punto di vista finanziario. Non avrebbero potuto continuare con i contributi dei loro iscritti a pagare le pensioni che avevano promesso” di Gisella Ruccia
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