Scintille tra i deputati Roberto Giachetti e Stefano Fassina, durante la direzione del Pd tenutasi ieri. Intorno all’1.30, il vicepresidente della Camera dei deputati prende la parola, contestando l’analisi esposta dagli esponenti della minoranza dem, Gianni Cuperlo e Stefano Fassina, circa l’esito elettorale delle regionali. Secondo i due deputati, infatti, la perdita di elettori del Pd è imputabile alle riforme del governo Renzi. “Prima di queste elezioni” – osserva Giachetti – “abbiamo votato ad altre regionali, tre mesi dopo le elezioni europee. In Emilia Romagna, in Calabria e in Sardegna c’è stata un’astensione superiore a quella avvenuta adesso. E allora non avevamo la riforma della scuola, non c’era stata neanche la copula”. Interviene immediatamente Renzi che chiede: “Scusate, sono l’1.37 … la copula?”. “Sì” – risponde Giachetti – “nel senso che la riforma della scuola non era stata neanche concepita”. Il parlamentare poi rivolge un monito ad Alfredo D’Attorre, deputato della minoranza Pd: “Hai detto che la scelta di non votare la fiducia è stata una scelta impegnativa. Ci puoi spiegare quale pegno hai pagato per questa grandissima scelta che hai preso? Qualcuno vuole perlomeno risponderci, visto che non si può fare nulla altrimenti, per carità, dite che vi cacciamo, eccetera?”. E aggiunge, in un botta e risposta con D’Attorre: “Quello che non è normale è che ci siano 10 persone, in rappresentanza di un partito, in una Commissione, che votino contro quello che democraticamente, ripetutamente, a maggioranza abbiamo deciso essere la linea del partito. Voi rischiate di mandare a puttane quello su cui abbiamo deliberato e lavorato tutti insieme da un anno e mezzo”. Il vicepresidente della Camera poi fa il verso a Stefano Fassina, che aveva chiesto il rimborso a tutti i pensionati dopo la sentenza della Consulta. Piccata la reazione del deputato dem, che si alza in piedi e urla: “Che cazzo dici? Stai dicendo un mare bugie!”. “Buoni, buoni”, ripete il presidente del Pd Matteo Orfini. “Innanzitutto, stai sereno e poi tu, quanto a bugie…Ora accomodati, siediti e prova a immaginare un metodo democratico. Stai tranquillo”, replica Giachetti a Fassina. “Va bene, adesso, scusate… è tardi, siamo tutti stanchi, sono l’1.45. State buoni”, ripete Orfini, che invita Giachetti a concludere il suo intervento di Gisella Ruccia

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