C’è un garantismo peloso e ipocrita che è nato nella deprecata Prima Repubblica, e cioè non si interviene prima che ci sia una sentenza passata in giudicato il che ha voluto dire, negli anni, mai. Renzi ha assunto lo stesso modello”. La stoccata al presidente del consiglio arriva da Stefano Rodotà, intervenuto all’assemblea di Coalizione sociale, l’iniziativa politica lanciata da Maurizio Landini, all’indomani degli arresti di Mafia capitale due, che tocca anche la vicenda del Cara di Mineo, per il quale è indagato a Catania il sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe Castiglione. “Renzi – ha detto il professore – non deve guardare agli avvisi di garanzia, ma all’articolo 54 della Costituzione dove è scritto che coloro ai quali sono affidate funzioni pubbliche devono adempierle con disciplina e onore”. Guarda l’intervento integrale di Rodotà

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