Il 13 per cento dei cittadini americani iscritti all’Obamacare non è più in grado di pagare i premi. Lo racconta il New York Times riportando dati della Casa Bianca. Si tratta di una pesante tegola che si abbatte sull’amministrazione di Obama su uno dei punti strategici del fronte democratico per il quale il presidente statunitense aveva combattuto una violenta battaglia politica contro l’opposizione repubblicana, da sempre contraria alla realizzazione del Patient Protection and Affordable Care Act che ha modificato radicalmente il sistema di accesso alle cure mediche per i cittadini americani, bypassando le potenti lobby assicurative. Lo scorso anno lo stesso Obama annunciava trionfante la cifra di otto milioni di nuovi iscritti. Oggi lo scenario è significativamente cambiato.
La legge ribattezzata Obamacare prevede il diritto e il dovere (pena sanzioni) per le quasi 48 milioni di persone non assicurate di stipulare una polizza con prestazioni minime garantite, tra cui le cure per i figli fino a 26 anni. Una copertura sanitaria non pubblica ma universalmente accessibile grazie a una piazza virtuale – il sito healthcare.gov – in cui contrattare sul libero mercato la propria assicurazione al prezzo più vantaggioso, senza più discriminazioni per chi soffre di patologie pregresse.