Bondeno tiene alto il vessillo della Lega Nord nella “rossa” Emilia. Ancora una volta il Carroccio si aggiudica la poltrona di sindaco in provincia di Ferrara e con un risultato superiore alle aspettative. A Faenza il Pd, al contrario, è costretto al ballottaggio. Malpezzi, sindaco uscente, sicuro di vincere al primo turno come era avvenuto per il suo primo mandato, dovrà invece vedersela con il centrodestra.

Domenica 31 maggio si votava in otto comuni emiliano – romagnoli, solo Faenza e Bondeno (che hanno più di 15.000 abitanti) rischiavano l’opzione ballottaggio. L’affluenza si è attestata sul 60,75%, cinque anni fa era stata del 76,8%. Il dato più basso in regione si è registrato a Luzzara (56,5%), il più alto a Varano de’ Melegari (72,5%). Nel Reggiano si è votato anche per la fusione di quattro Comuni, Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto. Ha vinto il sì con il 70%.

A Bondeno il centrodestra capeggiato dalla Lega, sostenuta da Forza Italia, Fratelli d’Italia e due liste civiche, trionfa con Fabio Bergamini, delfino del precedente sindaco del Caroccio, Alan Fabbri, eletto consigliere regionale. Incassa quasi il 59 per cento dei voti. Il partito si spettava al massimo il 53%, invece ha quasi replicato il risultato delle amministrative dello scorso anno. Il candidato del centrosinistra, Massimo Sgarbi, si ferma al 31,74%. Luca Pancaldi, della lista civica “Per Bondeno”, ottiene il 9,5%. In Consiglio comunale entreranno dunque cinque eletti della Lega, tre della lista civica “E avanti!”, fondata da Alan Fabbri, uno di Forza Italia e della lista “Uniti di centro” e quattro del Pd. L’affluenza, a Bondeno, è stata del 64,1%; un anno fa era stata del 75,9%. “Abbiamo vinto con un largo margine, e secondo me sono stati premiati il lavoro di squadra e quanto è stato realizzato dall’amministrazione Fabbri” ha commentato Bergamini.

A Faenza Giovanni Malpezzi (sostenuto da una coalizione di centrosinistra composta dal Pd, due liste civiche – “La Tua Faenza” e “Insieme per Cambiare” – e Idv) questa volta non ce la fa al primo turno. Si ferma al 45,1% e dovrà affrontare, tra due settimane, Gabriele Padovani (Lega nord e lista civica) che ha totalizzato il 20,34%, spuntandola sul candidato del M5s Massimo Bosi, fuori dai giochi col 14,42%. Un risultato inaspettato, invece, quello de “l’Altra Faenza”, lista che si ispira all'”Altra Europa con Tsipras”, data alla vigilia delle elezioni attorno al 3%. Incassa un 5,48% con il candidato Edward Jan Necki, portando via voti sia al M5s che al Pd. Il risultato del centrosinistra crea malumori tra i dem: “L’insistere massiccio sul voto disgiunto alla fine ha avuto il suo esito” accusa Malpezzi bacchettando la minoranza Pd, accusata da più parti di aver scelto la preferenza disgiunta. Un’ altra sorpresa arriva da Forza Nuova che totalizza con Mirco Santarelli il 3,43%, in crescita in termini assoluti anche rispetto al 2010. Alessio Grillini (Io Faentino) si ferma al 4,02%, incassando comunque più voti del centrodestra che, con Tiziano Cericola – candidato per Forza Italia, Fratelli d’Italia, Popolari per l’Italia e Nuovo PSI – si ferma al 3,97%. L’affluenza, a Faenza, è scesa sotto al 59% mentre cinque anni fa era stata del 76,5%. «Un segnale chiaro lanciato alla politica» commenta Malpezzi.

Passando ai comuni più piccoli, nel Reggiano, a Canossa vince la lista civica “Uniti per Canossa” – che candidava Luca Bolondi – con il 45, 9%. Andrea Costa (Pd-Sel) si conferma invece sindaco di Luzzara col 67% dei voti mentre la Lega strappa il 24% e quattro consiglieri comunali su dodici.

In provincia di Forlì-Cesena, Verghereto sceglie come nuovo sindaco Enrico Salvi (lista civica Protagonisti del territorio) che incassa il 54,6%. Federico Sensi (lista civica “Siamo Verghereto”, vicina al Pd) si ferma al 24,6%. Infine, i comuni del Parmense. A Fontevivo vince il centrodestra con Tommaso Fiazza (30%), a Soragna viene confermato Salvatore Iaconi Farina col 44,6%, a Varano de’ Melegari, il sindaco uscente Luigi Bassi viene sconfitto di misura dallo sfidante Giuseppe Restiani: 50,7% contro 49,3%.

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