‘Perché non provate il 22?’
‘Ho detto il 22’ (a voce alta, di modo che senta anche il croupier).
Ed esce il 22!
‘Lasciateli lì!’
E il 22 esce ancora!
‘Incassate e non tornate più’.
Poi la ragazza abbraccia Rick per ringraziarlo della sua generosità, ma lui si schernisce.
‘Solo un ragazzo fortunato’.

L’avete riconosciuta vero? È una scena di Casablanca, uno dei film più famosi di tutti i tempi… piaccia o no. L’azione si svolge al Rick’s Cafè Americain, il principale ritrovo di Casablanca, gestito da Rick Blaine (Humphrey Bogart). C’è di tutto al Rick’s e c’è anche un privè dove si gioca soprattutto alla Roulette. Ed è proprio la Roulette a giocare un ruolo non secondario nella vicenda. Intanto l’ipotesi di un gioco corretto non è nemmeno presa in considerazione, e lo sa benissimo, e ne trae personale profitto, il capitano Louis Renault (Claude Rains), prefetto di polizia di questa “Francia non occupata” (l’azione si svolge nel dicembre 1941, Parigi è in mani tedesche).

Un’altra abitudine del capitano Renault era di concedere i visti per l’espatrio alle belle ragazze in cambio dei loro favori (o di molti soldi, che però non avevano). Ma Rick aiuta Annina, una ragazza bulgara, a sottrarsi al ricatto, facendo vincere il marito Jan alla Roulette. E gli spettatori si commuovevano!
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Ma di scene mitiche sul gioco il cinema ce ne ha regalate tante, tantissime. Drammatiche, serie, di sfondo, comiche, ben documentate, realizzate da gente che non capiva nulla del gioco che stava descrivendo.

E alcune centinaia di queste scene si potranno rivedere, trasmesse a ciclo continuo in una mostra nell’ambito di ‘Carrara Show, un grande Festival di Giochi e Fumetti che si svolgerà nel complesso fieristico di Marina di Carrara dal 30 maggio al 2 giugno. Alle pareti pannelli con le schede sui principali film, oltre a curiosità, retroscena e commenti sugli spezzoni proposti. Una nascente prospettiva di critica, studio e didattica, anche in vista della creazione di un futuro Archivio Italiano dei Giochi.

La partita a scacchi contro la Morte del cavaliere Antonius Block ne Il settimo sigillo.
La distaccata analisi dei clienti del casinò in Croupier.
La partita a Backgammon di James Bond in Octopussy – operazione piovra.
Il grande Dustin Hoffman/Charlie Babbit che da autistico conta le carte a Blackjack in Rain man.
La coinvolgente sfida a Chi vuol essere milionario? in The millionaire.
Il gioco di Nim noto come Marienbad, perché proposto in L’anno scorso a Marienbad.
Il vecchio “pokerino all’italiana” in Regalo di Natale.
Le prodezze di Terence Hill in Continuavano a chiamarlo Trinità.
Insegnare a Leonardo a giocare a scopa in Non ci resta che piangere.
Ciò che usciva dal tavoliere di Jumanji.
La bisca del Giappone medievale di Zatoichi.
Giocarsi l’anima a Dudo/Perudo in Pirati dei Caraibi.
Il bowling alla maniera de Il grande Lebowsky.

E chi più ne ha più ne metta, sono tantissime, per non parlare delle serie tv, con in testa Lost e The big bang theory, dove le citazioni ludiche sono tantissime e pure molto accurate.

Nota dolente, spesso il doppiaggio italiano è veramente penoso, perché palesemente chi ha tradotto non aveva idea di cosa stesse facendo. Dobbiamo farcene una ragione o, meglio, guardarci tutto in lingua originale. Ma nella mostra sarà tutto in italiano. La palma di peggior traduzione di tutti i tempi io la darei alla scena di The big bang theory (ep. 5×13), quando giocano a I coloni di Catan. In inglese è perfetta, in italiano va oltre i confini del ridicolo, non han capito proprio nulla. E infatti nella mostra sarà proposta in entrambe le versioni, per dare la possibilità di confronto.

Avete qualche scena particolare da segnalarmi?
O magari qualche traduzione sbagliata?

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