Sì al Tricolore. Ma a mezz’asta, in segno di lutto. Così Bolzano celebrerà il centenario dell’entrata dell’Italia nella Grande guerra il prossimo 24 maggio. Il sindaco Luigi Spagnolli ha preso questa decisione “perché l’inizio di quella guerra, come pure di tutte le guerre, costituisce già di per sé una sconfitta per l’umanità”. La scelta ricalca la circolare del presidente della provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher e l’indicazione del presidente della provincia di Trento Ugo Rossi.

“L’inizio di una guerra che ha causato morti e sofferenze non è un evento da festeggiare – spiega il presidente Kompatscher – e mi sembra inappropriato esporre la bandiera. Accoglierò invece l’invito ad osservare un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime, per non dimenticare e per impegnarsi affinché simili eventi non si ripetano. Il messaggio è chiaro: ricordiamo un tempo di tragica sofferenza e ci impegniamo affinché eventi del genere non si ripetano”.

“Se Rossi e Kompatscher si vergognano di vivere in Italia – attacca Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, con un post sulla sua pagina ufficiale su Facebook – possono tranquillamente decidere di andare a vivere in un’altra Nazione  Di certo l’Italia non rimpiangerà questi due squallidi personaggi, che si vergognano della bandiera italiana ma non dei miliardi di euro che lo Stato italiano trasferisce loro per governare la Regione e la Provincia”.

Scandalose le parole del presidente della Regione Trentino Alto Adige, Ugo Rossi, e del presidente della Provincia…

Posted by Giorgia Meloni on Venerdì 22 maggio 2015

“Rossi e Komptascher – conclude Meloni – chiedano scusa al popolo italiano e abbiano la decenza di dimettersi, perché sono indegni di rappresentare le Istituzioni e i cittadini italiani”. Fdi il 24 maggio sarà sul Piave “per ricordare gli italiani che si sacrificarono nelle trincee della Grande Guerra per l’unità e la libertà della nostra nazione”.

A Giorgia Meloni risponde Karl Zeller, senatore del Sudtiroler Volkspartei: “Questa è la solita menata, noi siamo fra i più grandi pagatori di tasse al netto all’Italia, il gettito fiscale non lo teniamo solo per noi. Che lei strumentalizzi il tema non mi meraviglia. Tutti i servizi pubblici sono gestiti con i nostri fondi, Trento e Bolzano non sono più sulle spalle dello stato da tempo”. Poi continua: “Condivido la posizione di Kompatscher, ritengo l’idea di festeggiare l’ingresso in guerra come una cosa sbagliata – spiega Zeller all’AdnKronos – al massimo si festeggia la fine. Costringere una popolazione che ha avuto un periodo non di certo felice durante la guerra a festeggiarla è sinonimo di poca sensibilità“. Inoltre domenica 24 maggio si voterà in molti comuni e secondo Zeller “che la presidenza del Consiglio faccia una richiesta del genere a pochi giorni dal ballottaggio è incredibile“.

 

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