“E’ un bravo ragazzo, me lo ricordo anch’io che era in classe nei giorni dell’attentato in Tunisia“. A raccontarlo è Fatiha Boualy, cittadina marocchina di 28 anni che studiava con Abdelmajid Touil, il presunto terrorista arrestato dalla Digos e Ros per la strage del museo del Bardo del 18 marzo. “Non credo possa essere un terrorista, non aveva neanche un euro per comprare le sigarette. Cercava sempre una qualche occasione di lavoro. Era un ragazzo affabile, chiacchierava con tutti serenamente, ma parlava molto male l’italiano”. La ragazza conferma che i giorni prima e dopo l’attentato del 18 marzo, cioè il 16 e il 19, giorno di lezione, il giovane marocchino era presente a scuola

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Roma, adescavano minori per farli prostituire: 8 arresti. C’è anche un prete

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Touil, stesso nome ma volto diverso per media tunisini e polizia italiana

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